Cambio ora 2025: quando torna l’ora legale?
A fine marzo torna l'ora legale: le lancette si spostano in avanti e fanno bene all'ambiente e al portafoglio

Tutto pronto al cambio dell’ora: nell’ultimo weekend di marzo torna l’ora legale e nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 dovremo spostare le lancette in avanti, dalle 2 alle 3 di notte. Perderemo un’ora di sonno, ma avremo più luce di sera.
Cambio ora: l’ora legale conviene?
L’adozione dell’ora legale comporta il rinvio dell’uso della luce artificiale durante il giorno. Spostando le lancette in avanti, infatti, le attività lavorative continuano più a lungo senza necessità di ricorrere all’illuminazione. Nei mesi estivi, però, l’effetto si riduce, poiché l’accensione delle luci avviene quando la giornata è già più corta e le attività sono in gran parte concluse, riducendo così i risparmi energetici.
Il calcolo dei risparmi in Italia viene gestito da Terna, la società che monitora la rete elettrica. Da oltre vent’anni, Terna stima i risparmi di energia dovuti al cambio ora, con un risparmio medio che corrisponde a circa lo 0,2% del fabbisogno totale. Nel 2024, ad esempio, si stima che l’Italia abbia risparmiato circa 90 milioni di euro grazie all’adozione dell’ora legale.
Oltre al risparmio economico, il cambio ora consente anche una riduzione delle emissioni di CO2. Secondo il rapporto di Terna, da marzo a ottobre 2024 sono state evitate emissioni per circa 170.000 tonnellate di CO2, grazie alla maggiore disponibilità di luce naturale nelle ore serali e al conseguente minore consumo di energia.
Ora legale tutto l’anno? Il dibattito continua
Il dibattito sull’adozione permanente dell’ora legale è ancora aperto, in particolare per i suoi vantaggi in termini di risparmio energetico. La domanda principale è: sarebbe più conveniente passare all’ora legale tutto l’anno, invece di continuare con l’attuale alternanza tra ora legale e ora solare?
Nel 2018, l’84% degli europei ha votato a favore dell’abolizione del cambio dell’ora, e il Parlamento Europeo ha dato ai singoli Paesi la libertà di scegliere se adottare permanentemente l’ora legale o solare. Tuttavia, fino ad oggi, nessun Paese ha preso una decisione definitiva. Le difficoltà politiche legate alla guerra in Ucraina, l’inflazione e l’aumento dei costi energetici hanno rallentato il processo decisionale.
Al momento, l’Italia ha chiesto all’Europa di non decidere, continuando con l’alternanza tra le due ore. Tuttavia, alcune voci, come quella della Società Italiana di Medicina Ambientale, stanno spingendo per l’adozione permanente dell’ora legale.
I pro e contro dell’ora legale permanente
Una delle ragioni a favore dell’ora legale permanente è il cambiamento nelle abitudini lavorative e nei consumi in Italia. Ad esempio, l’economia italiana è sempre più orientata verso i servizi e meno verso l’industria pesante, modificando di fatto il carico sulla rete elettrica. Negli uffici, l’orario di lavoro è posticipato rispetto a quello delle fabbriche. Inoltre, con la diffusione dello smart working, molte persone lavorano da casa con orari diversi rispetto agli uffici, iniziando spesso più tardi. In questo scenario, mantenere l’ora legale tutto l’anno potrebbe ridurre il consumo di energia, anche nei mesi invernali, quando le giornate sono più corte.
D’altra parte, l’alternanza tra ora legale e ora solare rispetta meglio il ciclo naturale della luce. Mantenere l’ora legale nei mesi estivi permette di sfruttare al massimo la luce solare, mentre l’ora solare in inverno aiuta a risparmiare energia, consentendo di sfruttare le prime ore di luce senza accendere le luci al mattino presto, quando molte attività sono già in corso.