Notizie Italia

Razzo cinese fuori controllo: 10 regioni italiane in allerta. I rischi e le tempistiche

Cresce la preoccupazione per il razzo cinese in caduta incontrollata in atmosfera: 9 le regioni italiane che potrebbero essere coinvolte. L’allerta è stata diramata dalla Protezione Civile: nella serata di venerdì il Comitato Operativo ha analizzato gli ipotetici scenari a cui potrebbe andare incontro il nostro Paese. Il razzo cinese è il lanciatore spaziale “Lunga marcia 5B”, 18 tonnellate e 30 metri di lunghezza.

Al momento, l’unica cosa certa è che il lanciatore cadrà: molto probabilmente l’impatto avverrà nella notte tra sabato 8 maggio e domenica 9, e non si può conoscere con sicurezza la sua destinazione. Secondo le informazioni raccolte, la sera del 7 maggio il razzo cinese viaggiava a una velocità di 27 mila chilometri all’ora e si trovava a circa 240 chilometri di altezza dal suolo.

Cosa sappiamo sulla traiettoria del razzo cinese

Al momento si prevede che il rientro sulla terra avvenga «per le 02:24 ore locali del 9 maggio – avverte la Protezione Civile, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore».

È necessario sottolineare che l’area del possibile impatto è estremamente ampia: non comprende solo le nostre regioni ma anche l’Africa, il Medio Oriente, parte del Sud America e perfino dell’Australia.

In questo arco temporale sono state identificate tre possibili traiettorie che potrebbero coinvolgere l’Italia, e in particolare il Centro-Sud.

Secondo le Protezione Civile, il rischio riguarda alcune porzioni di 10 regioni:

  • Umbria
  • Lazio
  • Abruzzo
  • Molise
  • Campania
  • Basilicata
  • Puglia
  • Calabria
  • Sicilia
  • Sardegna
Fonte: Protezione Civile

Come sottolinea la Protezione Civile, le previsioni verranno aggiornate di nuovo, in base alle osservazioni relative «al comportamento del vettore spaziale stesso e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all’attività solare». Qui si potranno trovare gli aggiornamenti.

In base alle informazioni a disposizione della comunità scientifica, gli esperti hanno raccolto alcune informazioni utili:

è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti. Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate;

• i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici;

• all’interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti;

• è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell’impatto;

• alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all’impatto. Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti.

Nella notte il razzo cinese è stato fotografato da Roma: nell’immagine l’oggetto più luminoso è Giove, mentre sulla destra si vede la scia del lanciatore in caduta libera

Le notizie meteo:

Weekend protetto dall’ANTICICLONE: le regioni più CALDE

FORTE MALTEMPO in vista: le zone a rischio NUBIFRAGI

Gli aggiornamenti di IconaClima:

Emissioni di metano, taglio del 45% entro il 2030 è possibile: il report ONU

La Germania anticipa i tempi: neutralità climatica nel 2045. I nuovi obiettivi

Fusione dei ghiacci in Antartide: il conseguente innalzamento del livello del mare potrebbe essere inarrestabile

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Articoli correlati

Back to top button