Agosto 2025 tra caldo record e piogge estreme: il bilancio dell’estate italiana

In perfetta continuità con il mese di luglio, anche in agosto il clima in Italia si è mostrato decisamente altalenante, con un’alternanza di periodi molto caldi e fasi fresche.
Spicca, sicuramente, l’ondata di calore (la quarta della stagione) protrattasi per 10 giorni dal 8 al 17, che ha tenuto sotto scacco non solo l’Italia, ma anche buona parte dell’Europa meridionale e centrale. Nel nostro territorio questa fase ha avuto il proprio apice il giorno 13 che mediamente, a livello nazionale, rappresenta il giorno più caldo dell’estate e dell’intero 2025.
Sono stati osservati anche nuovi record di temperatura massima, più esattamente a Genova il giorno 11 con 38.5°C (record assoluto), a Trieste il giorno 10 con 38.4°C (record assoluto), a Torino Bric della Croce i giorni 12, 13 e 16 con 35.1°C (record assoluto) e a Dobbiaco il giorno 10 con 31.9°C (record mensile di agosto).

Clima Italia: alternanza caldo-fresco e fenomeni meteo estremi
L’ondata di caldo è stata preceduta da un inizio di agosto sottotono, con temperature inferiori alla norma (così come era terminato luglio) e condizioni di maltempo per lo più al Nord e parte del Centro.
Temperature in discesa verso valori a tratti sotto la media anche nella seconda parte del mese, dopo l’evento caldo, salvo una breve e ultima impennata dovuta al forte richiamo di correnti calde meridionali, innescato da una intensa perturbazione in transito fra il giorno 27 e il 29, residuo marginale dell’uragano Erin oramai inserito nel flusso di correnti occidentali alle medie latitudini e declassato, sebbene ancora parecchio carico di energia, a ciclone extratropicale.
Così, anche l’ultima parte di agosto si è contraddistinta per alcuni episodi di maltempo a tratti forte, che ha coinvolto principalmente il Nord, talvolta anche il Centro e più marginalmente il Meridione.
In particolare il 28 agosto, che ha visto precipitazioni molto intense al Nord e in alta Toscana, è stato per il momento il giorno più piovoso dell’anno sulle regioni settentrionali.

integrate con stime satellitari GPM (Global Precipitation Measurement – NASA)
– elaborazioni Meteo Expert
Dall’archivio del European Severe Storm Laboratory in agosto si contano 616 eventi estremi nel territorio italiano fra tornado, trombe marine, grandine grossa, nubifragi, forti venti e danni da fulmini, contro i 427 casi del mese di luglio, nonostante il numero inferiore di perturbazioni rispetto al mese precedente.
I calcoli effettuati sulla base dei dati synop della rete di stazioni del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare/ENAV e confrontati con il riferimento climatico del trentennio 1991-2020, evidenziano un agosto poco sopra la media a livello nazionale per quel che riguarda le temperature (+0.3°C di anomalia) e decisamente piovoso (+67% di anomalia). La contenuta anomalia termica positiva è il risultato dei vistosi sbalzi termici avvenuti nel mese, che hanno interessato tutto il Paese. Solo il Nord-Ovest presenta uno scarto un po’ più ampio (+0.8°C), mentre gli altri settori hanno chiuso con valori più vicini alla norma (+0.4°C al Centro, +0.3°C in Sardegna, +0.2°C al Sud, +0.1°C al Nord-Est) e addirittura di segno negativo in Sicilia (-0.3°C).
Sulle regioni settentrionali, come è accaduto anche in luglio, il mese di agosto è stato mediamente più fresco rispetto a giugno (0.2°C in meno) che, quindi, si aggiudica il primo posto come mese più caldo del trimestre estivo al Nord.
Clima, per l’Italia è stata la quarta estate più calda mai registrata
L’estate si chiude con la notevole anomalia di +1.3°C che, insieme al 2017, rappresenta il 4° valore più elevato della serie storica, dopo il 2003, il 2022 e il 2024. Le elaborazioni da inizio anno mostrano uno scarto dalla media in leggera discesa rispetto al mese scorso (+1.2°C), ma sempre molto elevato e, al momento, ancora al 2° posto fra gli analoghi periodi più caldi dopo il 2024.

È stata anche un’estate piovosa al Centro-Nord, siccitosa al Sud e nelle Isole
L’abbondanza di precipitazioni di agosto è dovuta per lo più agli accumuli lungo la penisola (+132% al Nord-Ovest, +33% al Nord-Est, +81% al Centro, +26% al Sud), mentre sulle isole maggiori il mese è stato ancor più asciutto della già siccitosa norma (-79% in Sicilia, -56% in Sardegna).
Per il Nord-Ovest si tratta del 3° valore più elevato dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso, dopo il 1976 e il 1977, ossia l’agosto più piovoso dalla fine degli anni ’70.

L’intera stagione estiva è risultata più piovosa della norma (+10%), a causa soprattutto delle piogge del bimestre luglio-agosto che ha mostrato una circolazione atmosferica più propensa ai passaggi perturbati rispetto a un giugno prevalentemente anticiclonico e fra i più siccitosi della serie storica, oltre ad essere finora l’unico mese siccitoso del 2025.
Nel complesso, valutando la media di una distribuzione disomogenea delle precipitazioni nelle varie aree, la stagione alla fine si è rivelata piovosa al Centro-Nord e siccitosa al Sud e sulle Isole. Il dato di agosto ha determinato un ulteriore aumento dell’anomalia pluviometrica da inizio anno, portandola a +30% a livello nazionale, equivalente a circa 35 miliardi di metri cubi di acqua in più, di cui 24 miliardi precipitati al Nord, 7 miliardi al Centro e i restanti 4 miliardi sulle regioni meridionali.
NOTE: Elaborazioni effettuate sulla base dei dati synop (rete del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare/ENAV) integrati con i dati della rete MeteoNetwork.