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Clima estremo, allerta precoce indispensabile per ridurre morti e danni

Nel 75° anniversario, l’Organizzazione meteorologica mondiale lancia un Congresso straordinario per colmare i divari nei sistemi di allerta contro eventi meteo e climatici sempre più estremi.

Il clima estremo continua a mettere a rischio vite umane, infrastrutture e stabilità economica. E anche se il numero di Paesi dotati di sistemi di allerta precoce è più che raddoppiato nell’ultimo decennio, milioni di persone restano ancora senza protezione. A dirlo è l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO), che ha convocato un Congresso straordinario a Ginevra per accelerare il programma globale Early Warnings for All.

L’obiettivo è chiaro: garantire a ogni persona sul pianeta un sistema di allerta meteo-climatica efficace entro il 2027. Un traguardo ambizioso ma vitale, come ha ricordato il Segretario generale dell’ONU António Guterres nel suo intervento al Congresso, che coincide con il 75° anniversario della WMO, l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite per il meteo, il clima e le risorse idriche.

Clima estremo: vite e risorse sempre più a rischio

Negli ultimi 50 anni, fenomeni legati a un clima sempre più estremo hanno causato oltre 2 milioni di morti, con il 90% dei decessi nei Paesi in via di sviluppo. Anche perdite economiche sono in crescita costante, anche nei Paesi industrializzati, a causa dell’aumento di ondate di calore, alluvioni, tempeste tropicali e siccità.

«Settantacinque anni fa la WMO è nata dalla consapevolezza che tempo, acqua e clima non conoscono confini nazionali. Nessun Paese può farcela da solo», ha dichiarato Celeste Saulo, segretaria generale dell’Organizzazione.

Early Warnings for All: scienza in azione

L’iniziativa Early Warnings for All, lanciata nel 2022 e guidata da WMO, UNDRR, ITU e IFRC, coinvolge oggi governi, agenzie ONU, banche di sviluppo, università e aziende del settore tecnologico e meteorologico.

Secondo Saulo, «Early Warnings for All è ormai più di un’iniziativa. È un marchio di solidarietà globale. Insieme stiamo salvando vite, orientando le politiche e rafforzando la resilienza».

Nel 2024, 108 Paesi disponevano già di sistemi di allerta multi-rischio, più del doppio rispetto al 2015. Ma i progressi restano diseguali: la mortalità per disastri naturali è sei volte più alta nei Paesi con capacità limitata di previsione e risposta.

Innovazione, intelligenza artificiale e cooperazione internazionale

Nel nuovo rapporto Early Warnings for All in Focus: Hazard Monitoring and Forecasting, la WMO evidenzia progressi tecnologici significativi, ma anche gravi carenze nelle aree più fragili.

Solo metà dei Paesi analizzati possiede una capacità adeguata di monitoraggio idrometeorologico, mentre il 16% ha capacità minime o inesistenti. Tuttavia, la diffusione di reti automatizzate, dati satellitari e sistemi di previsione condivisi sta migliorando l’efficienza e riducendo i falsi allarmi.

La WMO sottolinea anche il potenziale dell’intelligenza artificiale, che può consentire ai Paesi in via di sviluppo di “saltare” generazioni tecnologiche. Ma avverte: il divario digitale resta ampio, e servono investimenti mirati per colmarlo.

Un appello alla solidarietà globale

«Il successo di Early Warnings for All non si misura in rapporti o risoluzioni, ma in vite salvate e mezzi di sussistenza protetti», scrive Saulo nella prefazione al rapporto. «Questo documento è al tempo stesso una testimonianza dei progressi compiuti e un invito all’azione. La solidarietà globale, guidata dalla scienza e sostenuta dalle partnership, può produrre un cambiamento trasformativo».

L’impegno della WMO è ribadito nel motto «Science for Action», che celebra 75 anni di scienza al servizio della società. «La nostra convinzione resta la stessa: la scienza deve tradursi in azione», ha concluso Saulo.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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