Acque di Irlanda e UK a +4°C per un’ondata di calore marino senza precedenti
Le temperature marine al largo delle coste irlandesi e britanniche hanno raggiunto livelli record, con anomalie fino a 4°C sopra la media stagionale. Gli esperti avvertono sui potenziali impatti per gli ecosistemi marini in uno degli eventi più lunghi e intensi mai registrati.

Un’eccezionale ondata di calore marino sta interessando le acque che circondano l’Irlanda e il Regno Unito, con temperature superficiali che hanno raggiunto valori senza precedenti per questo periodo dell’anno. Il fenomeno, iniziato a marzo 2025 e tuttora in corso, sta colpendo con particolare intensità la costa occidentale irlandese, dove si registrano anomalie fino a 4°C sopra la media stagionale.
Un evento di portata eccezionale
Secondo i dati forniti da Met Éireann, il servizio meteorologico irlandese, le temperature marine lungo le coste occidentali e meridionali dell’Irlanda sono state significativamente sopra la media per tutto il mese di maggio 2025. Le osservazioni provenienti dalla rete di boe marine irlandesi (IMDBON) mostrano un costante aumento delle temperature superficiali del mare, con valori che oscillano tra 0,6 e 2,2°C sopra la media per questo periodo dell’anno.
Anche le acque che bagnano Devon e Cornovaglia stanno sperimentando condizioni simili, con anomalie termiche comprese tra 1,5 e 2,5°C lungo tutta la costa britannica. Gli scienziati del National Oceanography Centre e del Met Office britannico hanno confermato che le temperature marine registrate ad aprile e nella prima metà di maggio sono state le più alte mai rilevate in questi mesi da quando è iniziato il monitoraggio 45 anni fa.
Cause e possibili conseguenze
Il fenomeno è principalmente attribuibile a un persistente sistema di alta pressione che ha dominato i modelli meteorologici nel nord-ovest dell’Europa durante la primavera. Queste condizioni – caratterizzate da cieli sereni, venti leggeri e flussi caldi orientali – hanno favorito un rapido riscaldamento della superficie marina.
Le ondate di calore marino nel Regno Unito durano solitamente da due a quattro settimane, ma l’evento attuale, iniziato a inizio marzo e proseguito fino a maggio, è uno dei più lunghi mai registrati per questo periodo dell’anno. Gli esperti avvertono che questo prolungato riscaldamento potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ecosistemi marini, influenzando plancton, pesci e altre specie marine.
Inoltre, queste condizioni possono amplificare le ondate di calore terrestri, riducendo l’effetto rinfrescante delle brezze marine e alterando i modelli di precipitazione. Con le proiezioni che suggeriscono un possibile aumento delle temperature marine estive fino a 2,5°C entro il 2050, eventi di questo tipo potrebbero diventare più frequenti, intensi e duraturi, offrendo uno sguardo su come i cambiamenti delle condizioni oceaniche potrebbero plasmare le future condizioni meteorologiche.