Lo shutdown federale Usa affossa il clima: cancellato il megaprogetto solare Esmeralda 7

Il recente shutdown del governo federale negli Stati Uniti ha causato un brusco rallentamento nei progressi climatici del Paese, minacciando seriamente il raggiungimento degli obiettivi di emissioni zero. L’interruzione delle attività governative ha paralizzato l’agenda verde, con migliaia di dipendenti federali mandati a casa e miliardi di dollari in sovvenzioni per l’energia pulita congelati.
L’impatto più significativo si è concretizzato con la cancellazione del progetto solare Esmeralda 7, che era previsto come il più grande impianto fotovoltaico della nazione. Questa decisione segna un’inversione di rotta che mette a repentaglio la stabilità necessaria per la transizione verso un mix energetico sostenibile. Sebbene il Dipartimento degli Interni abbia suggerito che gli appaltatori potranno ripresentare offerte per parti del progetto, lo stallo politico alimenta l’incertezza in un momento cruciale.
Shutdown Usa: cancellato il progetto del mega parco solare
La crescente domanda di energia pulita, trainata dall’espansione dell’intelligenza artificiale e dalla rapida crescita urbana, rende ancora più urgente la necessità di coerenza politica. La cancellazione di Esmeralda 7 ha sollevato un coro di proteste: i senatori democratici hanno avvertito dei danni all’occupazione, mentre anche il governatore repubblicano dello Utah ha criticato la mossa come un passo indietro nella “corsa agli armamenti energetici” globale contro la Cina.
Gli ambientalisti, pur divisi sui potenziali impatti sugli habitat, sono uniti nel sottolineare come questo shutdown abbia generato un clima di instabilità dannoso per la lotta al cambiamento climatico.