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Energia rinnovabile e animali: parte dalla Puglia un progetto per fornire acqua alle zone più aride e in difficoltà

Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati diversi prototipi di pompe a trazione animale: un'iniziativa di ammodernamento dei sistemi

Un’azienda agricola, Masseria Coppola, che si trova nei Comuni di Grottaglie e Crispiano in provincia di Taranto, sta promuovendo un’iniziativa di responsabilità sociale d’impresa: si tratta di WEDAP che è l’acronimo di “Water and Eletricity from Draught Animal Power” ossia “Acqua ed Elettricità prodotta da trazione animale”. WEDAP ha in corso un progetto di ammodernamento dei sistemi per il pompaggio dell’acqua azionati dalla trazione animale. Nel sistema un animale che gira in tondo, aziona un generatore di corrente elettrica che, a sua volta, alimenta una pompa: è stato dimostrato che un animale di taglia media può sollevare in 4 ore circa 60000 litri d’acqua a 4-6 metri. Il tutto nel rispetto degli standard internazionali previsti per il benessere animale. Con un’apposita torre di distribuzione, attraverso una rete di tubi, l’acqua può arrivare a centinaia di abitazioni in un raggio di diversi chilometri e soddisfare, così, un villaggio di circa 1000 persone.

Foto di Freddy da Pixabay

Responsabile del progetto è Antonio Perrone, dirigente per molti anni alla divisione ricerca del Servizio Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente e visiting scholar per conto del Consiglio Nazionale delle Ricerche alla New York University, dove ha approfondito i temi relativi al trasferimento delle tecnologie nei Paesi in via di sviluppo. “La particolarità del progetto sta nel fatto che, contrariamente a quanto fatto finora, non si è cercato di adattare le tecnologie occidentali, quali i motori, l’eolico e il fotovoltaico, alle esigenze dei villaggi isolati con costi enormi per gli stessi. Il lavoro è partito da un’analisi socioeconomica ed agronomica ed ha individuato le fonti di energia primaria realmente presenti nei villaggi e cioè il lavoro manuale e la trazione animale. Una stima molto prudente ci dice che gli animali da lavoro sono oggi oltre 200 milioni. Se, per ipotesi, tutto il lavoro svolto da questi animali fosse sostituito da motori a scoppio, le emissioni di CO2 e il consumo di carburanti fossili aumenterebbe nel mondo dell’1,5‰. Mentre la trazione animale, laddove fosse considerata un’energia rinnovabile, peserebbe nel bilancio di tutte le rinnovabili un 1,4%”.

Foto di toodlingstudio da Pixabay

Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati diversi prototipi di pompe a trazione animale, ai quali è stato accordato il Brevetto italiano rilasciato dal Ministero delle Attività Produttive e l’innovatività del ritrovato è stata certificata anche dal World Intellectual Property Organization, il forum globale per i servizi, le politiche, le informazioni e la cooperazione in materia di proprietà intellettuale. In un rapporto della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, si sottolinea l’importanza del lavoro manuale e della trazione animale e si ricorda che nonostante i vantaggi della meccanizzazione, ci sono prove che il lavoro manuale e la trazione animale possono ancora giocare un ruolo importante: “la trazione animale può essere un’importante fonte di energia per aziende agricole molto piccole e frammentate. Per molti produttori è anche la migliore strategia immediata per superare la scarsa disponibilità di energia prima di passare alla meccanizzazione. Per la maggioranza dei produttori africani la transizione verso la trazione animale potrebbe significare un reale progresso“.

Foto di Whisker Flowers da Pixabay

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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