È polemica dopo una puntata della fiction Rai “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” che ha mostrato una descrizione caricaturale e denigratoria dell’eolico.
L’Anev – l’Associazione nazionale energia del vento, ha addirittura chiesto chiarimenti all’azienda televisiva la quale ha replicato affermando che la fiction “prescinde dal requisito della verità”.
La RAI risponde sul caso Imma Tataranni contro eolico: “il prodotto […] appartiene al genere delle opere di pura fantasia” e che quindi per questioni puramente artistiche questo modello “prescinde dal requisito della verità”.https://t.co/XoLnEnKR2w pic.twitter.com/rXSOAlJPgE
— ANEV (@AnevEolico) October 20, 2022
Ma che cosa ha scatenato le polemiche? L’energia eolica, in costante crescita e imprescindibile per la transizione energetica, è stata rappresentata in una modalità denigratoria, esagerando il rumore delle pale eoliche, e affermando che le stesse avrebbero fatto una strage di avifauna.
Nello specifico, si legge nella lettera di chiarimenti inviata dall’Anev, “viene descritto un parco eolico molto vicino alle abitazioni, e questo non è veritiero, in quanto non è consentito dalla normativa attuale che non autorizza la realizzazione di impianti eolici in prossimità dei centri abitati, prevedendo una fascia di rispetto pari a sei volte l’altezza della torre di un aerogeneratore, considerando quindi l’attuale tecnologia una distanza pari a circa 500 metri. È pertanto menzognero parlare di rumore molesto della turbina, che peraltro corrisponde solo all’attrito dell’aria con le pale eoliche e con la torre di sostegno e che le moderne tecnologie hanno ridotto al massimo.
Viene descritto l’impianto eolico come impattate sull’ecosistema e pericoloso per l’avifauna. Anche questa è una notizia falsa, perché vige l’obbligo per chi costruisce gli impianti eolici di effettuare degli studi sul territorio e di escludere le zone che interessano le rotte migratorie dei volatili. Secondo l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, l’eventuale impatto che potrebbe verificarsi con una turbina eolica, è inferiore a quello dovuto all’impatto degli uccelli con automobili, pali della luce e del telefono.
Mentre, come sostiene il WWF, i benefici che il settore eolico porta a fauna e avifauna, in termini di lotta al cambiamento climatico, sono superiori, considerando che sulla base di più di 200 lavori scientifici, si evidenzia che a causa delle emissioni di gas serra alcune specie sono in declino fino al 90% e con insuccesso riproduttivo totale e senza precedenti.
“Rimaniamo sgomenti di fronte a una narrazione simile da parte del servizio pubblico” ha commentato Simone Togni, Presidente dell’ANEV “Viviamo nell’epoca dei cambiamenti climatici che stanno provocando catastrofi giornalmente, causando morti e incidendo sulla biodiversità. In tutto il mondo l’eolico è riconosciuto per i suoi benefici sociali e ambientali positivi perché produce energia pulita, a basso costo e aiuterà a svincolarci dal gas estero. Una descrizione così manipolata della realtà, non veritiera e faziosa, arreca un danno non solo al settore delle rinnovabili, ma anche agli utenti che fruiscono del servizio pubblico fornito dalla Rai”.