Clima

Oltre 108 milioni i rifugiati nel 2022: circa 20 milioni di persone ogni anno si spostano a causa della crisi climatica

Nel 2022 guerre, persecuzioni, conflitti e cambiamenti climatici hanno costretto 108,4 milioni di persone ad abbandonare la propria terra di origine: 62 milioni sono dislocati all’interno dei confini, 35 milioni sono rifugiati, 5,4 milioni sono in cerca di asilo e altri 5,2 milioni cercano una forma di protezione internazionale. dei 108 milioni di rifugiati, 43,3 milioni sono bambini e ragazzi sotto i 18 anni. Tra il 2018 e il 2022 quasi 2 milioni di bambini sono nati come rifugiati. A dichiararlo è stata l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), in un nuovo rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati, martedì 20 giugno.

Più della metà dei rifugiati sotto mandato dell’UNHCR, considerando anche altre persone bisognose di protezione internazionale, provengono da soli tre paesi, ovvero Repubblica Araba Siriana, Ucraina e Afghanistan. La Turchia è il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati (3,6 milioni di persone), seguito dall’Iran (3,4 milioni di persone) e dalla Colombia (2,5 milioni).

“Includere i rifugiati nelle comunità in cui hanno trovato sicurezza è il modo più efficace per aiutarli a ricominciare la loro vita e a contribuire ai Paesi che li ospitano” ha affermato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi. “All’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, sappiamo che l’inclusione è il modo migliore per sostenere i rifugiati in esilio, per prepararli in modo che possano contribuire alla ricostruzione dei loro Paesi quando le condizioni permetteranno loro di tornare, o di prosperare se saranno reinsediati in un altro Paese. Ma i Paesi ospitanti non possono farcela da soli. Il resto della comunità internazionale deve farsi avanti e fornire le risorse finanziarie per consentire queste politiche progressiste”. “Conosciamo troppo bene il costo dell’inazione: un mondo con il più alto numero di spostamenti forzati della storia registrata. Non possiamo permettere che questo continui”.

rifugiati climatici

Tra le cause che spingono le persone ad abbandonare la propria terra c’è anche la crisi climatica, una realtà che ha un impatto sempre più devastante specie nei paesi poveri. Parliamo ad esempio degli sfollati a causa delle vaste inondazioni del Pakistan, del Congo, e di parti del Sahel, e della siccità che non conosce fine in Afghanistan, Madagascar e nel Corno d’Africa. Si tratta di condizioni che si aggiungono alle condizioni già degradate e difficoltose delle aree di origine.

Il  Global Compact on Refugees, approvato con una stragrande maggioranza dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 2018, affronta direttamente questa crescente preoccupazione e riconosce che “il clima, il degrado ambientale e i disastri interagiscono sempre più con i motori dei movimenti dei rifugiati”.

I pericoli derivanti dalla crescente intensità e frequenza di eventi meteorologici estremi, come piogge eccessive, siccità prolungate, desertificazione, degrado ambientale o innalzamento del livello del mare e cicloni stanno già costringendo in media oltre 20 milioni di persone a lasciare le loro case e trasferirsi ogni anno in altre zone del proprio paese.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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