Clima

Record di Gas Serra nel 2023: livelli di CO2 del 51% più alti rispetto all’era preindustriale

Celeste Saulo: "Siamo chiaramente fuori strada per raggiungere l'obiettivo dell'accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 °C e puntare a 1,5 °C al di sopra dei livelli preindustriali"

Continuano a crescere le concentrazioni di gas serra, responsabili del riscaldamento del Pianeta: nel 2023 hanno raggiunto un nuovo record. Lo rivela l’ultimo bollettino dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM) in cui vengono riportati i dati relativi ai livelli di anidride carbonica (CO2), metano (CH4) e protossido di azoto (N2O) in atmosfera registrati nel 2023, e il confronto con gli anni precedenti e i livelli preindustriali.

Il bollettino sui gas ad effetto serra, pubblicato ogni anno in vista della Conferenza annuale delle Parti (COP), fornisce approfondimenti sui cambiamenti nel forzante radiativo, ovvero l’effetto di riscaldamento sull’atmosfera da parte dei gas serra di lunga durata, e descrive in dettaglio il contributo dei singoli.

Livelli di gas serra record nel 2023: il livello di CO2 è del 51% più elevato rispetto all’era preindustriale

Nell’arco del 2023 la presenza dei gas serra ha raggiunto livelli record. In particolare, l’anidride carbonica si sta accumulando in atmosfera ad un ritmo più rapido rispetto a qualsiasi altro periodo della storia dell’essere umano. Le concentrazioni di CO2 sono difatti aumentate del 10% negli ultimi 20 anni.

L’anidride carbonica atmosferica è il gas serra di origine antropica più rilevante per il cambiamento climatico. Tra il 2022 e il 2023 la media annua di CO2 nell’atmosfera è aumentata di 2,3 ppm. Si tratta del dodicesimo anno consecutivo in cui è stato registrato un aumento superiore alla soglia delle 2 ppm. L’attuale livello di CO2 nell’atmosfera è del 51% superiore a quello dell’era preindustriale.

gas serra

La concentrazione di CO2 ha raggiunto le 420 parti per milione (ppm) nel 2023. L’aumento della CO2 in atmosfera è causato principalmente dalle elevate emissioni di carbonio. Emettiamo troppa CO2, così tanta che supera quella che riescono ad assorbire i pozzi di carbonio della biosfera oceanica e terrestre.

Le emissioni sono ancora troppo elevate, nonostante si sia registrato un calo rispetto agli anni 2000, la media degli ultimi 10 anni è la più elevata mai registrata, con un aumento di 2,4 ppm ogni anno tra il 2014 e il 2023.

Un altro anno, un altro record“, ha affermato Celeste Saulo, segretario generale dell’OMM. “Questo dovrebbe far suonare i campanelli d’allarme tra i decisori“. Secondo gli esperti dell’OMM le concentrazioni record sono state provocate, oltre che dall’uso “ostinatamente elevato” di combustibili fossili, anche dai grandi incendi boschivi, dal ritorno del Nino e da un possibile calo della capacità degli alberi di assorbire carbonio.

Aumentano anche gli altri gas serra

Purtroppo non è solo l’anidride carbonica. Anche le concentrazioni di inquinanti forti ma di breve durata sono aumentate. Le concentrazioni di metano hanno raggiunto 1.934 parti per miliardo (ppb), un aumento del 165% rispetto ai livelli preindustriali, e il protossido di azoto ha raggiunto 336,9 parti per miliardo (ppb), un aumento del 25%.

Siamo chiaramente fuori strada per raggiungere l’obiettivo dell’accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 °C e puntare a 1,5 °C al di sopra dei livelli preindustriali – ha detto Saulo. Queste sono più che semplici statistiche. Ogni parte per milione e ogni frazione di grado di aumento della temperatura ha un impatto reale sulle nostre vite e sul nostro pianeta“.

gas serra

L’aumento di questi gas serra può provocare a cascata effetti su altri indicatori climatici (il cosiddetto feedback climatico), con ricadute che potranno avere effetti diretti – e non trascurabili – sulla società. Ricordiamoci che l’ultima volta che la Terra ha sperimentato concentrazioni di CO2 simili a quelle attuali, risale a qualche milione di anni fa, quando la temperatura del pianeta era più alta di 2-3 °C e il livello del mare era più alto di 10-20 metri.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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