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La crisi climatica ha segnato anche l’estate dei paesi del Nord Europa

La recente ondata di calore che ha colpito i paesi nordici, come Norvegia, Svezia e Finlandia, ha raggiunto temperature record. Storicamente noti per i loro climi freschi e temperati, questi paesi hanno vissuto un’estate segnata dalle anomalie termiche con valori che hanno superato i 30 gradi Celsius. Questo fenomeno è un chiaro segnale di come il nostro pianeta stia cambiando. Gli scienziati avvertono che eventi estremi come questo sono destinati a diventare sempre più comuni a causa della crisi climatica in corso.

Nonostante la bellezza dei paesaggi nordici, il calore intenso ha avuto ripercussioni significative sulla salute pubblica e sull’ambiente. Gli ospedali hanno registrato un aumento dei ricoveri legati a colpi di calore e disidratazione. Inoltre, l’eccessivo caldo ha messo a dura prova le risorse idriche locali, già sotto pressione per la crescente domanda estiva. Le foreste, simbolo della natura incontaminata di queste regioni, sono state minacciate da incendi boschivi.

Queste condizioni climatiche estreme non possono più essere ignorate. I climatologi affermano che l’aumento delle temperature è stato “accentuato” dalla crisi climatica globale. Questo significa che le attività umane, in particolare l’emissione di gas serra, stanno contribuendo ad amplificare eventi naturali già esistenti. In altre parole, sebbene le ondate di calore siano parte del ciclo climatico naturale, oggi si verificano con una frequenza e intensità mai viste prima.

Secondo recenti studi scientifici, le temperature nei paesi nordici sono aumentate mediamente di circa 2 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali. Questo dato potrebbe sembrare insignificante a prima vista, ma ha effetti profondi sugli ecosistemi locali e sulla vita quotidiana delle persone. Gli esperti avvertono che senza azioni immediate per ridurre le emissioni di gas serra, ci aspettiamo un aumento delle temperature globali fino a 4 gradi Celsius entro la fine del secolo.

Le conseguenze non si limitano solo alle ondate di calore; anche la fauna selvatica sta subendo impatti significativi. Specie autoctone stanno perdendo habitat vitali mentre altre specie invasive prosperano nel nuovo clima caldo. L’acqua dolce nei laghi e fiumi diventa più calda, alterando gli equilibri ecologici e mettendo in pericolo la biodiversità.

Elisabetta Ruffolo

Elisabetta Ruffolo (Milano, 1989) produttrice Tv e Giornalista. Approda a Meteo Expert nel 2016 dove si occupa di coordinare le attività di divulgazione scientifica in ambito televisivo e radiofonico sulle reti Mediaset. Laureata in Public Management presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università degli studi di Milano. Ha frequentato l’Alta scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il Master in Comunicazione e gestione della sostenibilità.

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