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Ghiaccio nei Grandi Laghi, gennaio 2024 tra i meno ghiacciati degli ultimi 50 anni

I cinque Grandi Laghi, situati in prossimità del confine tra Stati Uniti e Canada, stanno sperimentando un calo del 5% della copertura di ghiaccio ogni decennio

Il ghiaccio dei Grandi Laghi, al confine tra Stati Uniti e Canada, diminuisce sempre di più. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), la copertura media di ghiaccio sui cinque Grandi Laghi è stata solo del 6% lo scorso mese, collocandolo tra i gennaio meno ghiacciati da quando sono iniziate le registrazioni 50 anni fa.

Gennaio 2024 è stato il più caldo della storia: 12 mesi oltre 1.5°C

Grandi Laghi, gli scienziati non hanno dubbi: il riscaldamento globale sta causando perdita di ghiaccio e acque sempre più calde

I cinque Grandi Laghi – Superior, Huron, Michigan, Erie e Ontario -, posti in prossimità del confine tra Stati Uniti e Canada, sono il sistema di acqua dolce più grande del mondo, costituito da una rete di laghi e fiumi più piccoli che si estendono su una superficie complessiva di 95.000 miglia quadrate.

Se alcune variazioni nella copertura di ghiaccio sono del tutto normali da un anno all’altro, gli scienziati ritengono senza alcun dubbio che il riscaldamento globale stia contribuendo alla perdita di ghiaccio ma anche ad acque sempre più calde. E senza un rapido intervento la situazione non può che peggiorare. “Se il pianeta continua a riscaldarsi, 215.000 laghi potrebbero non congelare più ogni inverno e quasi 5.700 laghi potrebbero perdere definitivamente la copertura di ghiaccio entro la fine del secolo“, afferma la professoressa Sapna Sharma, esperta di fattori di stress ambientale sui laghi presso la York University di Toronto.

La tendenza mostra un calo del 25% nella copertura di ghiaccio dell’intero bacino

I Grandi Laghi custodiscono oltre il 20% dell’acqua dolce della Terra, di cui la metà si trova nel Lago Superiore, il più grande e il più settentrionale dei cinque. Le registrazioni del ghiaccio mostrano un calo del 25% nella copertura di ghiaccio in tutto il bacino e una tendenza verso un minor numero di giorni di gelo sui Grandi Laghi dal 1973.

Come affermato dallo scienziato ed esperto di ghiaccio della Noaa, James Kessler, “esiste una tendenza, ovvero un calo del 5% della copertura media del ghiaccio ogni decennio“. “Che potrebbe non sembrare enorme ma è una diminuzione sostanziale“, aggiunge. Alcune aree sono state più colpite di altre: le registrazioni del ghiaccio risalenti al 1857 mostrano che diverse baie sul Lago Superiore ghiacciavano ogni inverno fino al 1997 circa. Da allora, con l’intensificarsi del riscaldamento globale, alcune hanno vissuto inverni completamente privi di ghiaccio.

Dal 2060 alcune baie potrebbero perdere permanentemente la copertura di ghiaccio se le emissioni di gas serra non vengono mitigate

“I Grandi Laghi stanno sperimentando una copertura di ghiaccio molto più bassa, ma in molte regioni il ghiaccio è assente. I laghi grandi e profondi, comprese le baie nei laghi Michigan e Superior, hanno maggiori probabilità di perdere permanentemente la copertura di ghiaccio già a partire dal 2060 se le emissioni di gas serra non vengono mitigate”, ha affermato Sharma.

Ciò che succede nei Grandi Laghi non rimane confinato ma crea degli effetti a catena: ecco come e perché

I ricercatori sottolineano come l’ampiezza e la profondità del sistema idrico fanno sì che ciò che accade nei Grandi Laghi non rimanga confinato solo lì ma crei dei veri e propri effetti a catena. Negli anni con una copertura di ghiaccio minore o assente, infatti, i laghi sperimentano tassi di evaporazione molto più elevati, acque sempre più calde e livelli di ossigeno più bassi, rendendo più complicata la prosperità dei pesci autoctoni di acqua fredda e causando un effetto a catena sull’intera catena alimentare. L’aumento dei tassi di evaporazione porta inoltre a livelli d’acqua più bassi e a meno zone umide nelle aree circostanti, aggiungendo stress alle specie animali che già lottano per trovare cibo e adattarsi alle temperature più calde.

Di grande importanza per la regione dei Grandi Laghi è l’attività turistica, per la quale la neve e il ghiaccio sono fondamentali contando su attività come slittino, pattinaggio all’aperto e pesca sul ghiaccio. Nonché su un’industria multimiliardaria di rimozione della neve. Negli inverni più caldi molte di queste attività vengono cancellate, il turismo accusa un duro colpo e aumentano gli annegamenti a causa del ghiaccio instabile. Inoltre, una minor copertura significa che molte più navi mercantili riescono ad attraversare i Grandi Laghi con una necessità sempre minore di navi rompighiaccio per liberare i canali e un conseguente scarso guadagno per il settore della navigazione commerciale.

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