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Invasione di Locuste in Africa, avvistato sciame 2 volte più grande di Roma

Secondo gli esperti in futuro le invasioni di locuste potrebbero verificarsi più frequentemente e su un'area geografica più ampia

Restano in emergenza diversi stati tra Africa e Asia per la peggiore invasione di locuste degli ultimi 70 anni. Gli sciami hanno già raggiunto 10 Paesi e mettono a rischio la sopravvivenza di milioni di persone. Recentemente è stato avvistato uno sciame grande quanto il Lussemburgo in Kenya, praticamente 2 volte più grande della città di Roma.

Secondo l’ultimo aggiornamento della FAO continuano a formarsi nuovi sciami di locuste nel corno d’Africa. La situazione rimane estremamente allarmante soprattutto in Kenya, Etiopia, Yemen e Iran: in Iran le locuste stanno deponendo le uova; in Kenya ed Etiopia le uova deposte da gruppi di locuste adulte si stanno schiudendo e presto si formeranno nuovi sciami. Sotto controllo, invece, la situazione in Sudan, Eritrea, Egitto, Arabia Saudita e Oman.

Invasioni di locuste più diffuse e frequenti in futuro

L’attuale invasione è stata provocata dalla variazione di un pattern climatico chiamato Dipolo dell’Oceano Indiano, connesso tra l’altro anche alla devastante stagione degli incendi in Australia. In futuro, secondo gli esperti, il cambiamento climatico potrebbe rendere le condizioni meteo del Golfo Persico più favorevoli alla riproduzione delle locuste.

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Secondo Keith Cressman, esperto di locuste per la FAO, la maggiore frequenza di cicloni nella zona potrebbe infatti prolungare condizioni meteo favorevoli alla crescita delle locuste. «Di solito, – spiega Cressman al Guardian – dopo il passaggio di un ciclone, le condizioni ambientali restano favorevoli alla riproduzione e crescita delle locuste per circa 6 mesi. Dopodiché l’habitat tende a inaridirsi, provocando la morte delle locuste o costringendo quelle che sopravvivono a migrare altrove». L’aumento della frequenza dei cicloni, insieme all’aumento delle temperature, potrebbe dunque allungare il periodo favorevole allo sviluppo delle locuste, con impatti pesanti per milioni di persone.

Secondo uno studio del 2013, a causa del riscaldamento globale, le locuste si stanno “spostando” verso i Poli ad un ritmo di 6 chilometri ogni anno. A differenza di altri insetti che seguono maggiormente il loro orologio biologico, le locuste sembrano inoltre rispondere più ai fattori ambientali. Per questo motivo, secondo il biologo David Inouye dell’Università del Maryland, intervistato da Inside Climate News, c’è la possibilità che in futuro le invasioni di locuste possano diventare più frequenti e colpire regioni geografiche più ampie.

locuste africa
Mappa FAO

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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