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In Italia aumentano gli eventi meteo estremi: oltre 1000 negli ultimi 10 anni

Dal 2010 al 1 novembre 2021 sono stati registrati 1.118 eventi meteorologici estremi, 133 solo nell'ultimo anno. I comuni colpiti sono stati 602 e le vittime 261

Gli eventi meteorologici estremi crescono in Italia. A rivelarlo il rapporto dell’osservatorio Città Clima 2021, realizzato con il contributo del Gruppo Unipol e la collaborazione scientifica di Enel Foundation.

Dal 2010 al 1 novembre 2021 sono stati registrati 1.118 eventi meteorologici estremi, 133 solo nell’ultimo anno. I comuni colpiti sono stati 602 e le vittime 261. La città più esposta a questo tipo di eventi è Roma, seguita da Milano e Bari.

Gli effetti del riscaldamento globale sul suolo italiano sono ormai cronaca e non scenari futuri: ondate di caldo senza precedenti, alluvioni, tornado e grandinate segnano purtroppo le diverse stagioni nel solco dell’estremizzazione del clima in atto.

Secondo Legambiente in dieci anni “si sono verificati 486 casi di allagamenti da piogge intense, 406 casi di stop alle infrastrutture da piogge intense con 83 giorni di stop a metropolitane e treni urbani, 308 eventi con danni causati da trombe d’aria, 134 gli eventi causati da esondazioni fluviali, 48 casi di danni provocati da prolungati periodi di siccità e temperature estreme, 41 casi di frane causate da piogge intense e 18 casi di danni al patrimonio storico“.

Eventi meteo estremi in Italia: Roma in testa

Roma è la città più colpita in Italia. Dal 2010 al 1 novembre 2021, si sono verificati 56 eventi meteo estremi, 9 solo nell’ultimo anno, di cui ben oltre la metà, 32, hanno riguardato allagamenti a seguito di piogge intense.

Al secondo posto si trova Bari dove si sono verificati 41 eventi. Venti sono dovuti ad allagamenti da piogge intense e 18 da danni dovuti a trombe d’aria. Milano vede 30 eventi totali, di cui almeno 20 esondazioni dei fiumi Seveso e Lambro.

Le zone colpite da alluvioni, trombe d’aria e ondate di calore sono 14: sono aree urbane ma anche zone costiere. Oltre alle grandi città infatti, le zone più esposte a fenomeni estremi sono la costa romagnola e a Nord delle Marche (42 casi), la Sicilia orientale e la costa agrigentina (38 e 37 eventi estremi), l’area metropolitana di Napoli (31 eventi estremi), il Ponente ligure e la provincia di Cuneo, con 28 casi in tutto, il Salento, con 18 eventi, la costa Nord Toscana con 17 eventi, il Nord della Sardegna (12 eventi) e il Sud dell’isola con 9 casi.

In Sicilia caldo record e piogge alluvionali estreme

Nelle aree della Sicilia orientale e della costa agrigentina – comunica Legambiente – “sono stati numerosi i record registrati nel corso del 2021: a Siracusa l’11 agosto, si è raggiunto il record europeo di 48,8 gradi centigradi, nel catanese e siracusano in 48 ore si è registrata una quantità di pioggia pari ad un terzo di quella annuale. Inoltre, proprio questa parte dell’isola è stata teatro di devastazione a seguito del medicane Apollo”.

Nel report c’è stato un “approfondimento che riguarda la resilienza delle reti elettriche e ferroviarie realizzato in collaborazione con Terna, e-distribuzione, Fs italiane. Solo nel corso del 2021, si sono verificati 14 eventi di danni causati dalla grandine. Dal 2010 a oggi, a causa del maltempo, si sono registrati 83 giorni di stop a metropolitane e treni urbani e 89 giorni di disservizi estesi sulle reti elettriche dovuti al maltempo”.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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