Incendio sul Vesuvio: enorme danno all’ecosistema del Parco Nazionale
Un vasto incendio sul Vesuvio ha devastato centinaia di ettari di vegetazione, mettendo a rischio l’ecosistema del Parco Nazionale

Il recente incendio sul Vesuvio ha colpito in modo drammatico il versante sud del vulcano, in particolare l’area di Monte Somma e le pinete attorno a Terzigno. Le fiamme, divampate l’8 agosto 2025, hanno generato una densa colonna di fumo nero visibile fino a Napoli, suscitando forte preoccupazione tra residenti e autorità. L’incendio, alimentato dalle alte temperature e dal vento, ha rapidamente interessato ampie porzioni del Parco Nazionale del Vesuvio, una delle aree naturalistiche più preziose del Sud Italia.
Danni alla vegetazione e all’ecosistema del Vesuvio
Le stime preliminari indicano che oltre 500 ettari di bosco e macchia mediterranea sono stati distrutti dalle fiamme. Le pinete e le formazioni di leccio sono state particolarmente colpite, compromettendo la biodiversità e l’equilibrio dell’ecosistema vesuviano. Il fuoco ha devastato aree di pregio naturalistico, provocando la perdita di habitat per numerose specie animali e vegetali tipiche del Parco Nazionale del Vesuvio. Gli effetti sulla flora locale saranno evidenti per anni: molte piante autoctone, come il pino domestico e il corbezzolo, necessitano di lunghi periodi per rigenerarsi dopo un evento così intenso.
La situazione è in miglioramento grazie al massiccio intervento di Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Esercito e squadre di antincendio boschivo. L’azione combinata di Canadair, elicotteri e operatori a terra ha permesso di circoscrivere i tre principali fronti di fuoco. Fondamentale è stato anche il ruolo delle piste tagliafuoco realizzate dall’Esercito, che hanno contribuito a contenere la propagazione delle fiamme. Tuttavia, le autorità mantengono un presidio costante, poiché permane il rischio di reinnesco sia lungo il perimetro che all’interno delle zone già colpite. Il monitoraggio proseguirà anche nelle ore notturne per garantire la sicurezza delle aree abitate limitrofe e del patrimonio naturalistico.
Le conseguenze del grande incendio sul Vesuvio sono gravi sia per la vegetazione che per la qualità dell’aria. La densa colonna di fumo ha temporaneamente peggiorato le condizioni atmosferiche, con effetti anche sulla salute dei residenti nelle aree più vicine. Le autorità ambientali stanno avviando le prime valutazioni sui danni e pianificando il ripristino delle aree devastate. Il Parco Nazionale del Vesuvio sarà oggetto di un attento monitoraggio nei prossimi mesi, sia per la prevenzione di nuovi incendi sia per il recupero della biodiversità e la tutela degli habitat naturali.
L’emergenza ha rilanciato il dibattito sull’importanza della prevenzione incendi nei parchi naturali e nelle aree boschive della Campania. Le autorità invitano cittadini e turisti alla massima attenzione, ricordando che anche un piccolo gesto irresponsabile può innescare roghi di vaste proporzioni.