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Bambini e aria pulita: respirare bene è un diritto

Un ebook per trasformare le scuole da calamite di traffico e inquinamento ad attrattori di mobilità attiva e stili di vita sani

In occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e della Campagna Clean Cities “Tutti giù per strada” viene presentato l’ebook gratuito “Strade Scolastiche-Nuove piazze per le città” che si pone l’obiettivo di trasformare le scuole da calamite di traffico e inquinamento ad attrattori di mobilità attiva e stili di vita sani. Si tratta di un breve riepilogo sui vantaggi per gli studenti e per le città derivati dal ridurre la presenza di automobili in prossimità dei complessi scolastici e sul come farlo. La pubblicazione, gratuita e scaricabile dal sito Bikeitalia.it è nata per cambiare il volto delle strade davanti alle scuole, trasformando anonimi spazi grigi, spesso utilizzati come parcheggi, in nuove piazze colorate, verdi e attrezzate con aree da destinare al gioco e alla socializzazione delle persone. La Giornata Mondiale dei Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza si celebra domani: il 20 novembre coincide con il giorno in cui l’ONU adottò la Dichiarazione dei diritti del Fanciullo, nel 1959 e la Convenzione sui diritti del fanciullo nel 1989. Un documento che è diventato la base del lavoro di protezione dei bambini e degli adolescenti di tutto il mondo. Ratificata da 190 Paesi nel mondo, tra cui l’Italia nel 1991, si fonda su quattro principi: la non discriminazione, il superiore interesse dei bambini, il diritto alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo e l’ascolto delle opinioni del minore.

“Strade Scolastiche – Nuove piazze per le città”

La Campagna Clean Cities “Tutti giù per strada” vede una rete di oltre 50 gruppi e associazioni che hanno lanciato un appello ai sindaci delle città di Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Parma, Olbia e Fano chiedendo piani ambiziosi per chiudere al traffico le strade delle scuole nelle proprie città. Questi gruppi hanno invitato genitori e insegnanti a partecipare oggi alle 16:00 a un flash mob davanti alla propria scuola. Anna Becchi, coordinatrice della campagna ha dichiarato: “Con i flash mob in tante città italiane vogliamo ricordare a genitori, insegnanti e amministratori l’importanza della mobilità attiva per bambini e ragazzi. È necessario liberare le aree davanti agli ingressi delle scuole dal traffico a motore per garantire maggiore sicurezza, contribuire a una migliore qualità dell’aria e dare spazio al gioco libero e alla vivibilità delle nostre città”.

L’ebook è frutto della partnership tra Bikenomist azienda nata nel 2013, editore della pubblicazione, che vede nella bicicletta uno degli strumenti più potenti che abbiamo a disposizione per rendere più belle e più pulite le nostre città, il sito di informazione che punta tutto sulle due ruote Bikeitalia.it e il brand Metalco, un’azienda leader nella produzione di arredi urbani e dehor. “I nostri figli trascorrono il 90% del loro tempo in ambienti interni chiusi, per questo gli spazi pubblici all’aperto diventano importanti per lo sviluppo di uno stile di vita più sano. Le Strade Scolastiche sono parte di un puzzle strategico, volto a migliorare il benessere delle nostre famiglie, degli insegnanti e degli studenti oltre alla vivibilità e alla sicurezza dei quartieri in cui le scuole sono inserite” queste le parole di Alberto Mattiello, direttore creativo del gruppo Metalco. Il ritorno alla didattica in presenza ha determinato un nuovo aumento del traffico e dell’inquinamento nei pressi delle scuole, con auto parcheggiate anche per poco tempo sui marciapiedi e bambini che camminando all’altezza dei tubi di scappamento respirando aria inquinata, con concentrazioni di NO2, secondo un report di Cittadini per l’Aria, di anche 7 volte più elevate della soglia indicata dalle linee guida dell’OMS a tutela della salute umana.

PH Apicultura-studio. Strada Scolastica Milano

Il traffico selvaggio nei pressi degli ingressi delle scuole, con gli ingorghi creati dalle auto in doppia fila, impediscono ai bambini di muoversi in sicurezza con importanti conseguenze sulla loro salute. Il 73% dei bambini in età scolare infatti non si reca a scuola a piedi o in bicicletta, forme di spostamento che permetterebbero loro anche di effettuare la sana attività motoria minima di 300 minuti a settimana, come raccomandato dall’OMS e di combattere sovrappeso e obesità, condizioni che coinvolgono il 20,4% e il 9,4% dei bambini secondo un’indagine svolta nel 2019 da OKkio alla Salute.

Ph Matteo Saderis, scuola Milano

Accompagnare i figli a scuola, routine quotidiana svolta ogni giorno da migliaia di persone, potrebbe diventare un’attività maggiormente piacevole e sana per genitori, figli e collettività se anche il luogo scolastico fosse pensato e progettato per incentivare l’abbandono dell’auto privata, a favore della mobilità attiva, scegliendo di camminare o usare la bici. Per ridurre la principale fonte di inquinamento e confusione negli orari di punta di fronte alle scuole e invogliare le famiglie a muoversi in modo sostenibile il Decreto Semplificazioni (76/2020) ha introdotto il concetto di “zona scolastica” che definisce una “zona urbana in prossimità della quale si trovano edifici adibiti ad uso scolastico, in cui è garantita una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente”.

Copertina ebook

In altri paesi europei le strade scolastiche sono già una realtà quotidiana: Londra e Parigi negli ultimi anni ne hanno realizzate rispettivamente 350 e 150, impegnandosi per aumentare in modo significativo questi numeri nei prossimi anni e migliorare la qualità di quelle esistenti. Anche Bruxelles, Madrid, Barcellona, Lione seguono questo esempio. In Italia le prime sperimentazioni avviate in alcune città parlano di una prima fase con numeri molto inferiori: 35 a Milano e solo 17 a Roma e spesso, come a Parma, lasciate all’iniziativa volontaria di genitori, con scarsi risultati in termini di efficacia, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.

Barcelona-Escuelas-DETALLE

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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