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Progetti fantasma di controllo delle inondazioni: scoppiano le proteste anticorruzione a Manila

Migliaia di cittadini hanno manifestato a Manila contro la corruzione legata ai progetti fantasma di controllo delle inondazioni. La protesta, degenerata in scontri, ha portato a oltre 200 arresti e richieste di giustizia.

La capitale delle FilippineManila, è stata teatro di una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni contro la corruzione governativa. Migliaia di manifestanti hanno occupato le strade per denunciare lo scandalo dei progetti fantasma di controllo delle inondazioni, accusati di aver dissipato miliardi di pesos dei contribuenti senza apportare benefici reali alla popolazione. Gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine hanno portato a oltre 200 arresti, tra cui numerosi minori, e hanno acceso i riflettori sulla richiesta di trasparenza e giustizia da parte della società civile.

Proteste di massa contro la corruzione e i progetti fantasma

La manifestazione, organizzata da più di 200 organizzazioni tra gruppi religiosi, università e associazioni civiche, si è svolta il 21 settembre, data simbolica per il paese. I cittadini hanno protestato contro la gestione dei fondi pubblici destinati alle opere di prevenzione delle inondazioni, accusando il governo di aver finanziato progetti mai realizzati o di qualità scadente. Secondo i promotori, la malversazione avrebbe raggiunto cifre nell’ordine dei mille miliardi di pesos nell’ultimo decennio, aggravando il rischio di alluvioni e lasciando la popolazione senza adeguate infrastrutture di protezione.

Scontri, arresti e reazioni delle autorità

La giornata di proteste, iniziata pacificamente con cortei e slogan, è degenerata in violenti scontri nei pressi del Palazzo Malacañan, residenza presidenziale. I manifestanti, alcuni vestiti di nero e con il volto coperto, hanno lanciato pietre, dato fuoco a veicoli e saccheggiato attività commerciali. La polizia ha risposto con l’uso di gas lacrimogeni e arresti di massa: almeno 212 persone, tra cui 89 minori, sono state fermate e rischiano accuse gravi come incendio doloso, lesioni personali e danneggiamento di proprietà. Le autorità stanno indagando per identificare eventuali organizzatori e agitatori provenienti da città limitrofe.

Richieste di giustizia e riforme dopo lo scandalo

La protesta ha ricevuto il sostegno di leader religiosi e associazioni civili, che hanno chiesto processi rapidi e la fine delle dinastie politiche responsabili delle anomalie nei progetti di controllo delle inondazioni. I manifestanti reclamano responsabilità e riforme strutturali per prevenire nuovi casi di corruzione e assicurare che i fondi pubblici siano utilizzati per migliorare la sicurezza della popolazione contro disastri naturali come alluvioni e frane.

Un paese segnato da scandali e calamità

Lo scandalo dei progetti fantasma si inserisce in un contesto di continue calamità naturali che colpiscono le Filippine, aggravando le tensioni sociali. La popolazione, già provata da alluvioni e frane causate dai tifoni, chiede maggiore trasparenza e controllo sull’uso delle risorse pubbliche. La mobilitazione di massa e la pressione delle organizzazioni civiche rappresentano una sfida cruciale per il governo, chiamato a rispondere con azioni concrete per ripristinare la fiducia dei cittadini.

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