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Beauty routine: come renderla davvero sostenibile

Cresce il numero di persone che stanno cercando di adottare uno stile di vita sostenibile, e questo vale anche per la cura della pelle, dei capelli e del corpo. La beauty routine quotidiana, se non gestita con attenzione, può
avere un impatto ambientale importante, sia per via dei rifiuti che produce sia per le sostanze che rilascia nell’ambiente. Ma con piccoli gesti consapevoli è possibile ridurre l’impatto e prendersi cura di sé rispettando il pianeta.

Uno dei primi aspetti da considerare è il packaging: ogni anno il settore della cosmetica produce circa 120 miliardi di confezioni, molte delle quali non vengono riciclate e finiscono in discarica o nei mari. Come indicato nel report della Zero Waste Week , solo una minima parte degli imballaggi viene effettivamente riciclata, spesso perché sono composti da materiali misti difficili da separare. Per questo motivo, è importante scegliere prodotti con confezioni riciclabili, ricaricabili o realizzate in vetro, alluminio o plastica riciclata.

Anche gli ingredienti contenuti nei prodotti sono fondamentali; molti cosmetici tradizionali utilizzano sostanze chimiche che possono essere dannose per l’ambiente, come i siliconi, i parabeni, i solfati o i microgranuli in plastica. Questi ultimi, ad esempio, sono stati vietati nell’Unione Europea per alcuni tipi di prodotti, ma sono ancora presenti in altri Paesi. Una scelta più consapevole è orientarsi verso cosmetici naturali e certificati bio, formulati con ingredienti vegetali biodegradabili.
Un altro passo importante riguarda la quantità di prodotti utilizzati, l’industria della bellezza infatti ci spinge spesso a comprare molto più del necessario, ma una routine minimalista è più sostenibile, economica e spesso anche più efficace. Bastano pochi prodotti ben scelti, come ad esempio un buon detergente, una crema idratante e una protezione solare per prendersi cura della pelle in modo sano. Inoltre, ridurre il numero di prodotti significa
anche meno imballaggi da smaltire e meno sprechi.

Molte aziende stanno introducendo anche soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale, optare per cosmetici solidi (come shampoo, balsami e saponi) che non richiedono plastica e durano più a lungo, oppure i prodotti “waterless”, cioè senza acqua, che riducono sia il peso del prodotto sia la quantità d’acqua necessaria nella produzione. Brand come Ethique, Lamazuna o Lush sono tra i pionieri di questa filosofia.
È molto importante fare attenzione anche a come si smaltiscono i prodotti e i contenitori una volta terminati. I flaconi vanno separati secondo i materiali (plastica, vetro, metallo), ma anche puliti dai residui prima di essere buttati.

Alcune aziende offrono programmi di riciclo attivo o reso dei contenitori, come il “Back to MAC” di MAC Cosmetics o il servizio di raccolta di Kiehl’s. Anche L’Occitane, ad esempio, permette di restituire i contenitori vuoti in negozio, contribuendo all’economia circolare. Un altro aspetto che non bisogna dimenticare è l’impatto delle spedizioni, se si acquistano cosmetici online; ogni consegna comporta emissioni legate ai
trasporti e agli imballaggi. Un buon consiglio è raggruppare gli acquisti, scegliere consegne lente o a impatto compensato, e preferire marchi locali o europei che non richiedano trasporti intercontinentali.
La sostenibilità nella beauty routine non richiede rivoluzioni drastiche, ma piccoli cambiamenti quotidiani e coerenti. Ogni scelta, dal tipo di prodotto alla modalità d’acquisto, può contribuire a un mondo più pulito e
sano. Prendersi cura di sé dovrebbe significare anche prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo.

 

Redatto da Martina Hamdy

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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