Umorismo e umiltà, per un insegnamento efficace e inclusivo dell’educazione climatica
L'azione contro la crisi climatica comincia dalle scuole: un nuovo studio analizza come educatori capaci di creare un legame positivo con gli studenti riescano a far emergere le loro più nascoste capacità di apprendimento
L’umorismo può davvero aiutare nel campo dell’educazione? Può incoraggiare gli studenti a impegnarsi maggiormente nello studio mettendoli in una condizione di cosiddetto “comfort emotivo”? Può stupire o sovvertire le aspettative? E, infine, l’umorismo può davvero facilitare l’inclusione interculturale? A rispondere ci pensa un recente studio “Humor and humility for inclusive nature education” pubblicato sulla Environmental Education Research che analizza come gli educatori capaci di creare un legame trasparente e di fiducia con gli studenti riescano a far emergere le loro più nascoste capacità di apprendimento.
Novità, eccitazione e connessioni emotive. L’umorismo può enfatizzare questi elementi diventando un perfetto strumento pedagogico, molto efficace per creare una situazione di agio, facilitando l’acquisizione di nuovi saperi ed esperienze. Un supporto importante anche nell’educazione ambientale e climatica, in cui la consapevolezza è spesso legata a una situazione di incertezza, le evidenze scientifiche possono essere scomode e opprimenti per gli studenti, dunque gli insegnanti hanno un ruolo essenziale nella mitigazione di questo disagio.
L’obiettivo è trovare nuovi modi per connettersi, per legare insegnanti e studenti, facilitando il dialogo e lo scambio di esperienza, promuovendo una reazione il più possibile positiva e orientata al futuro. Oltre all’umorismo lo studio suggerisce un approccio basato sull’umiltà, come massima espressione di un rispetto genuino e della consapevolezza della propria posizione culturale durante l’insegnamento. Prediligere un approccio umile piuttosto che continui tentativi di “padronanza culturale” facilita l’interazione senza sminuire l’importanza del ruolo, la trasmissione delle esperienze di vita e la condivisione dei valori e dei saperi.
L’utilizzo dell’umorismo appare come un utile strumento per creare fiducia interculturale, abbattere barriere e pregiudizi: battute, voci divertenti e un atteggiamento informale sono elementi capaci di creare un ambiente di apprendimento positivo. Nessuna barzelletta occasionale, il suggerimento è quello di usare un approccio costante fatto per lo più di sorrisi e toni umoristici come parte integrante della conversazione con gli studenti e della lezione vera e propria. Un contesto tutt’altro che ludico: questo atteggiamento facilita il senso di responsabilità e di attenzione, di ascolto, di cura reciproca. Non finisce qui: anche in situazioni maggiormente sfidanti umorismo e umiltà creano esperienze inclusive per studenti con disabilità, facilitando la collaborazione tra coetanei capaci di accettare circostante difficili anche con il buon umore.