Il cambiamento climatico abbassa il Monte Bianco: nuova quota 4.807,3 metri per la vetta
Il Monte Bianco non raggiunge più i 4.810 metri indicati per decenni: le nuove misurazioni fissano la vetta a 4.807,3 metri, segno della fusione della calotta di ghiaccio e dei cambiamenti in atto sulle Alpi.
Per generazioni il Monte Bianco è stato descritto su libri e cartine come la montagna simbolo d’Europa occidentale, alta 4.810 metri. Oggi questo dato va aggiornato: le più recenti misurazioni scientifiche indicano che la vetta raggiunge 4.807,3 metri, quasi tre metri in meno rispetto al valore tradizionale. Non si tratta solo di un dettaglio topografico, ma di un segnale concreto di quanto la fusione del ghiaccio e i cambiamenti del clima alpino stiano modificando il profilo della montagna più alta delle Alpi.
Nuova altezza del Monte Bianco: come si è arrivati a 4.807,3 metri
La nuova quota del Monte Bianco 4.807,3 metri è il risultato di una campagna di rilievi condotta da un team italo-francese specializzato in monitoraggio glaciologico. Grazie a strumenti di topografia ad alta precisione, droni, tecniche di telerilevamento e georadar è stato possibile misurare con estrema accuratezza il punto più elevato della calotta nevosa che ricopre la cima. Dalle analisi è emerso che lo strato di ghiaccio del Monte Bianco sulla vetta ha uno spessore medio compreso tra 20 e 25 metri, mentre la sommità rocciosa sottostante si trova intorno ai 4.786 metri. La differenza rispetto ai tradizionali 4.810 metri è legata proprio alla variabilità di questo “cuscino” di neve e ghiaccio, che negli ultimi anni tende ad assottigliarsi.
Ghiacciai in ritirata e clima alpino in rapido cambiamento
La diminuzione dell’altezza del Monte Bianco si inserisce in un quadro più ampio di trasformazioni che riguardano i ghiacciai alpini, sempre più vulnerabili al riscaldamento globale. L’innalzamento delle temperature medie, anche alle quote più elevate, favorisce la fusione del manto nevoso e della calotta glaciale che modella la vetta. Negli ultimi decenni diverse campagne di misurazione hanno mostrato oscillazioni di qualche metro, ma il recente valore di 4.807,3 metri conferma una tendenza alla graduale riduzione. Per i climatologi, seguire nel tempo l’altitudine della cima e lo spessore del ghiaccio rappresenta un importante indicatore dell’evoluzione del clima in alta quota e dello stato di salute dei ghiacciai del Monte Bianco.
Cosa cambia per alpinismo, turismo e cartografia
Dal punto di vista dell’esperienza sul terreno, per gli alpinisti la differenza tra 4.810 metri e 4.807,3 metri è quasi impercettibile: il Monte Bianco resta una delle montagne più ambite e impegnative dell’arco alpino. Il nuovo dato però è significativo per la cartografia, che dovrà aggiornare quote e riferimenti, e per il turismo alpino, sempre più attento ai temi del cambiamento climatico. Rifugi, guide e operatori della montagna utilizzano queste informazioni per raccontare ai visitatori come la fusione del ghiaccio stia trasformando creste, ghiacciai e paesaggi di alta quota. La quotazione a 4.807,3 metri diventa così un valore di riferimento, uno “stato zero” da cui misurare le future variazioni dell’iconico gigante delle Alpi.