Tra i grattacieli di Milano l’Oasi Ca’ Granda, una chicca dove la natura è padrona di casa
L'accordo tra Fondazione Patrimonio Ca' Granda e Floresta ha portato alla nascita di una vera e propria oasi, un gioiello verde, incastonato nel cemento

In mezzo ai grattacieli di Milano la natura torna ad essere preponderante grazie all’Oasi Ca’ Granda, uno spazio rigenerativo che unisce green, agricoltura e benessere. Questo gioiello verde, incastonato nel cemento milanese, si trova in via Ripamonti 428 ed è aperto al pubblico da giovedì 26 giugno.
Le radici dell’Oasi Ca’ Granda partono dal lontano 1400
Le radici dell’Oasi Ca’ Granda affondano in una lunga storia: nel 1456 gli Sforza, nuovi duchi di Milano, per ingraziarsi il popolo si impegnarono nella realizzazione di un grande ospedale pubblico. Nacque così l’Ospedale Maggiore che poi i milanesi, viste le dimensioni ingenti del fabbricato, presero a chiame amichevolmente Ca’ Granda; oggi noto come Policlinico.

Come tutti gli antichi ospedali dell’epoca, la Ca’ Granda accumulava lasciti, eredità da parte di pazienti e benefattori. Tra questi molti terreni, cascine, castelli, monasteri e poderi. Dopo sei secoli e mezzo si è arrivati ad un patrimonio di 8500 ettari.
Con la nascita della Fondazione Patrimonio Ca’ Granda si inizia a pensare alla biodiversità
Nel 2014 è stata creata la Fondazione Patrimonio Ca’ Granda con l’obiettivo di sostenere sia i progetti del Policlinico legati alla ricerca scientifica, all’umanizzazione delle cure ma anche per tutelare ed ottimizzare il patrimonio agricolo, naturale e culturale, con particolare riferimento alla sicurezza alimentare, alla sostenibilità e alla fruizione territoriale.

L’accordo tra Fondazione Patrimonio Ca’ Granda e Floresta porta alla nascita di una vera e propria oasi in mezzo al cemento
Per valorizzare uno dei suoi appezzamenti, quello più vicino al centro cittadino di Milano, la Fondazione si è accordata con la piccola e neonata società agricola Floresta che ha impostato un progetto di potenziamento e sviluppo di questi 44 ettari in piena campagna agricola ma con vista sui grattacieli della città.

“L’Oasi Ca’ Granda è un progetto strategico ed esemplare della nostra attività di valorizzazione che unisce agricoltura, ambiente e sociale. Un luogo dove le persone possono fare esperienza di accoglienza, benessere e bellezza. Oggi come sei secoli fa, la nostra missione è la stessa: la Ca’ Granda, una grande casa dove ognuno può rigenerarsi grazie all’armonia tra uomo, animali e natura” queste le parole di Achille Lanzarini, direttore Fondazione Patrimonio Ca’ Granda.
“Questo è un punto di arrivo per un lungo lavoro fatto da un team entusiasta e giovane ma anche un punto di partenza per un nuovo modo di vivere la città e i suoi spazi. Non vediamo l’ora di poter accogliere il pubblico in uno spazio nuovo, da amare, rispettare e far crescere insieme” ha dichiarato Christian Russo, amministratore delegato della società agricola Floresta.

Natura e agricoltura si intrecciano in un luogo in cui la natura è padrona di casa
Oasi Ca’ Granda è un invito a rallentare, respirare e riscoprire il legame autentico con il mondo che ci circonda. Racchiude un vero e proprio ecosistema che si snoda attraverso 5 km di percorsi tra piccoli canali irrigui, alberi, prati fioriti e un lago. Risaie, siepi, piante e zone umide si intrecciano a percorsi e spazi condivisi, dando vita a un ecosistema vivo, multifunzionale e accogliente. La biodiversità è stata riportata in città, tanto che qui hanno trovato casa oltre 70 specie animali e si contano più di 400 varietà botaniche.

Natura e agricoltura si intrecciano per generare benessere, relazioni e migliorare la qualità della vita. La natura è una padrona di casa accogliente, ospitale ed è quindi al centro di ogni aspetto dell’Oasi, dagli spazi, ai servizi e alle attività per grandi e piccoli.

Il progetto è in piena evoluzione e si candida a diventare uno dei più originali spazi verdi e culturali della città. É possibile accedere in anteprima su prenotazione e scegliere tra diverse attività, tra cui, picnic agricoli, esperienze naturali ed emozionali che anticipano il futuro del progetto e iniziano a coinvolgere attivamente la cittadinanza nella nuova Oasi cittadina: uno spazio ancora in trasformazione che già oggi però consente di vivere in prima persona la visione del progetto, cogliendone le potenzialità.

Le attività previste per le prossime settimane
● Semina degli orti di consociazione, a cura di Alessandro Rovida. L’attività prevede la piantumazione degli orti in compagnia del team dell’Oasi
● Percorso guidato, un’occasione unica per esplorare i sentieri, svelarne i segreti e conoscere da vicino le curiosità legate alle specie animali e botaniche che abitano l’area
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In aggiunta i visitatori potranno gustare tra i filari degli alberi da frutto, nella piazza campestre o nell’anfiteatro agricolo, prodotti locali e coltivati nell’Oasi Ca’ Granda grazie ai principi della Food Forest, un sistema che, ispirandosi al bosco, cerca di produrre il massimo di cibo, fibre e legna da ardere, per soddisfare i nostri bisogni. Diffusa in Nord Europa, Australia e Stati Uniti, è la nuova frontiera del biologico in rapida diffusione anche nel nostro Paese. La sua principale caratteristica è quella di coltivare, in uno stesso appezzamento e senza uso di pesticidi, essenze forestali, alberi da frutto, ortaggi, piante medicinali e ornamentali in sinergia con le piante spontanee del luogo.
Il progetto è stato realizzato anche con il contributo di Fondazione Cariplo, BCC Milano, DS Smith Charitable Foundation.