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Per Suzuki Italia la sostenibilità non è un optional ma un dovere collettivo

Cultura green e rispetto per il territorio con azioni concrete volte alla salvaguardia del Pianeta. L'intervista a Massimo Nalli, Presidente e Amministratore Delegato

In un mondo sempre più attento alle sfide ambientali, Suzuki Italia si posiziona come un attore protagonista nel promuovere una mobilità e un’impresa responsabile. A marzo 2025 l’azienda ha inaugurato una nuova sezione dedicata alla sostenibilità, un portale dinamico che riflette la filosofia giapponese del “sakura”, i ciliegi in fiore, simbolo di armonia con la natura: un modo per raccontare azioni concrete a tutela del Pianeta. L’azienda non si limita a dichiarare buoni intenti: presenta dati trasparenti, risultati misurabili e progetti che coinvolgono clienti, dipendenti e partner in un circolo virtuoso di responsabilità sociale d’impresa.

Suzuki, sostenibilità

La sostenibilità nel cuore di Suzuki Italia: un impegno per un futuro green

Per Suzuki Italia la sostenibilità non deve essere ricercata solamente nella produzione di auto, moto e fuoribordo moderni dal basso impatto ambientale; è anche cercare di contrastare i cambiamenti climatici su campo e in prima persona. Si tratta di un pilastro strategico, allineato alla visione globale “Suzuki Environmental Vision 2050” che punta alla neutralità carbonica entro il 2050 attraverso riduzioni progressive delle emissioni di CO2 (obiettivo: -40% entro il 2030). In Italia questo si traduce in una gamma veicolare 100% ibrida fino a innovazioni come il sistema Micro-Plastic Collector per la divisione Marine che cattura microplastiche durante la navigazione.

“M’Illumino di Meno”, Suzuki

Il principio guida è “Sho Sho Kei Tan Bi” (compatto, meno numeroso, leggero, minimale, bello) applicato in ogni fase: dal design leggero dei veicoli alla riduzione degli imballaggi plastici e al riciclo di batterie e componenti elettronici. L’impegno del gruppo va oltre i prodotti; dal 2018 Suzuki Italia utilizza energia elettrica al 100% da fonti rinnovabili, con un impianto fotovoltaico installato nella sede di Robassomero (Torino) che ha contribuito a risparmiare 75,6 tonnellate di CO2 totali. Nel 2025 l’adesione alla campagna “M’Illumino di Meno” ha visto lo spegnimento simbolico di luci negli uffici e nei 311 concessionari, riducendo consumi energetici e sensibilizzando migliaia di persone su un uso responsabile delle risorse.

Progetti concreti: azioni sul terreno per un’Italia più verde

Suzuki Italia eccelle nelle iniziative locali che combinano azione pratica e sensibilizzazione comunitaria. Il progetto Suzuki Green Friday lanciato nel 2021, ha visto la destinazione dello 0,5% del fatturato all’acquisto di ciliegi giapponesi sakura, piantati da oltre 200 concessionari; 1184 alberi disseminati in tutta Italia, creando nuove aree verdi e migliorando la qualità dell’aria urbana. Parallelamente Suzuki Save The Green parte del global Clean Ocean Project, ha raccolto 115,6 tonnellate di rifiuti in bonifiche territoriali: solo nel 2023, 2,3 tonnellate vicino al Parco della Mandria a Torino, coinvolgendo oltre 100 volontari e 248 concessionari.

Nel 2025 le azioni si sono intensificate: a giugno, l’evento “Insieme per un Po pulito” ai Murazzi di Torino ha unito cittadini e istituzioni per ripulire il fiume, mentre a luglio “L’Ocean of Tomorrow: Universal Clean-up Day” ha raccolto 250 kg di rifiuti lungo il Po, rinnovando l’impegno contro l’inquinamento marino.  Non mancano focus sulla biodiversità: progetti come “L’Autostrada delle Api” e i “Bugs Hotel” promuovono habitat per impollinatori mentre la partnership con il Torino FC ha portato alla piantumazione di 68 alberi autoctoni nel parco Colonnetti dove dimora il nuovo centro sportivo Robaldo che sarà sede degli allenamenti del Settore Giovanile. Altre perle includono il Suzuki Bike Day e le pulizie subacquee “Pulifondali & Pulispiagge”.

Il “Bosco del Toro”, Suzuki

Sostenibilità non come optional ma come dovere collettivo

Suzuki Italia non ignora le sfide: dal cambiamento climatico alla perdita di biodiversità, l’azienda integra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU in ogni decisione, con un occhio al supply chain etico e alla governance trasparente. Nel 2025 il sostegno all’Expo di Milano per una “Green Vision” a zero emissioni sottolinea il ruolo pionieristico nel transito verso l’elettrico e l’ibrido lean. Il team dimostra che la sostenibilità non è un optional ma un dovere collettivo. Attraverso azioni tangibili e misurabili, l’azienda restituisce all’ambiente ciò che riceve, ispirando un ecosistema di partner e consumatori verso scelte più consapevoli. Come recita il video ufficiale di marzo 2025: “Crediamo che sia dovere di tutti noi rispettare il Pianeta”: un invito che in Italia sta già germogliando come un ciliegio sakura.

L’intervista a Massimo Nalli, Presidente e Amministratore Delegato

Ho avuto la possibilità di intervistare Massimo Nalli, Presidente e Amministratore Delegato, Suzuki Italia. Di seguito domande e risposte

In un mondo sempre più attento alle sfide ambientali, Suzuki Italia si posiziona come un attore protagonista nel promuovere una mobilità e un’impresa responsabile. Scendendo nel dettaglio, cosa significa per te la parola “sostenibilità”?

Sostenibile per me è tutto ciò che realizziamo minimizzando le tracce lasciate sul Pianeta, riducendo progressivamente le risorse utilizzate per essere realizzato, facendo in modo che ciò che realizziamo sia utilizzabile più volte. Riciclare non basta più.

Massimo Nalli

Sul sito si legge che “Suzuki crede che sia dovere di tutti noi rispettare il Pianeta”. Come realmente possono andare d’accordo performance di un prodotto e tutela dell’ambiente?

Ognuno di noi deve dare il proprio contributo, anche se riteniamo che sia insufficiente. Assieme faremo sentire il nostro effetto positivo sul Pianeta, come ad esempio quando in Suzuki organizziamo la raccolta dei rifiuti: qualche decina di persone raccolgono tonnellate di rifiuti, sembra incredibile!

Suzuki_Po

Il marchio ambientale SUZUKI GREEN è volto a promuovere la tutela della biodiversità e ridurre l’impatto ambientale. Di quale iniziativa sei maggiormente fiero?

Mi fa piacere pensare al bosco “diffuso” di 1100 alberi, prevalentemente ciliegi giapponesi, piantati in 3 anni dai concessionari Suzuki italiani. Ma devo ricordare anche le cozze “piantate” in mare a Portofino per filtrare l’acqua, gli “hotel” delle api, una specie di resort per insetti, fiorito per buona parte dell’anno, il sistema “lavalacqua” che sui motori fuoribordo Suzuki filtra l’acqua di raffreddamento dalle dannosissime microplastiche che generiamo involontariamente in molti modi, ad esempio con l’acqua di lavaggio delle lavatrici. Qualche produttore di elettrodomestici, sensibile, ha iniziato ad installare i filtri per ridurre le microplastiche anche sulle lavatrici.

Green_Day, Suzuki

Tra i vostri propositi la riduzione delle emissioni di CO₂ derivanti dalle attività del 45% entro il 2030 e dell’80%-90% entro il 2050. A che punto siamo? Credi siano obiettivi realmente
raggiungibili?

Suzuki abbatte la CO2 con un lavoro di miglioramento continuo che parte dalla produzione e arriva fino al fine vita di un prodotto: purtroppo non si riesce a ottenerlo velocemente. Sull’avanzamento dei lavori, posso dirti che siamo riusciti a scendere al di sotto della media di mercato per la CO2 emessa dalle automobili, negli ultimi due anni: Suzuki a 115 e il mercato a 116, grazie alla efficace tecnologia Suzuki Hybrid che combina massa ridotte, robustezza e consumi da 5 stelle, senza bisogno delle costose, pesanti batterie delle cosiddette full Hybrid. Ad esempio, la nostra Swift con la CO2 a soli 99 g/km e con 22km/l è un auto da record che entra gratis in area C a Milano, come le auto elettriche.

Suzuki Bike Day

Credi che noi italiani siamo un popolo virtuoso o che la strada sia ancora lunga rispetto altri Paesi?

La strada è lunga, per tutti. Siamo tutti “vittime” della nostra ambizione e della nostra intelligenza. Desideriamo avere sempre di più e abbiamo le conoscenze per ottenerlo, purtroppo però ciò che otteniamo va a spese del Pianeta. Aggiungo, per completare il quadro, che siamo oltre 8 miliardi, tutti connessi uno all’altro e quindi omologati nei desideri, nelle ambizioni. Il Pianeta non ci basta. È forse necessario vedere la situazione sotto una nuova prospettiva: ad esempio scegliendo vetture più compatte che usano meno acciaio, meno alluminio, meno plastica e promuovendo la riduzione degli sprechi (degli alimentari, in primis): ambizioni più ragionate in ottica di futuro delle generazioni, pur rispettando la naturale volontà di miglioramento continuo delle nostre condizioni di vita.

 

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Eventi in bici come il Suzuki Bike Day, giornate di pulizia in città, sulle spiagge e perfino dei fondali, piantumazione di alberi ecc… Come vengono accolti dai vostri dipendenti?D

Siamo entusiasti, tutti vogliamo contribuire alla salute del Pianeta, come meglio possiamo. Il Suzuki Bike Day ogni anno (il prossimo appuntamento è per il 20 Giugno 2026) anima un circuito tra quelli iconici (Imola, Monza, Mugello, Misano, …) e chiude le strade nei dintorni alle auto e alle moto, promuovendo la mobilità in bicicletta e il rispetto reciproco. La strada è di tutti, rispettiamoci: le auto verso le bici passando ad 1 metro e mezzo di distanza e i ciclisti verso le auto, viaggiando in fila indiana. I partecipanti al Suzuki Bike Day con la loro tassa di iscrizione inoltre aiutano il Dynamo Camp, l’unico campo ricreazionale che sostiene i bambini affetti da patologie croniche o complesse, e le loro famiglie.

Suzuki Bike Day

Dal 2000 ad oggi.. Come hai visto cambiare l’azienda?

I fondamentali di Suzuki sono la storia e il DNA del miglioramento continuo della vita del Cliente a iniziare dal primo cliente che fu la mamma del fondatore e per la quale il giovane Michio Suzuki realizzò il telaio tessile nel 1909. Dal 1970 Suzuki comunica con chiarezza in Italia la propria missione e i Clienti lo apprezzano. Il Marchio Suzuki è credibile perché sa mantenere le promesse che fa: affidabilità, equipaggiamenti al top, prestazioni appaganti, sicure anche in fuoristrada con le iconiche Suzuki 4×4.

Suzuki, Vision

Progetti per il futuro?

Ti dico un sogno, più che un vero progetto, portare in Europa una Suzuki Kei car, una auto supercompatta. Sarebbe un sogno, la Kei car è davvero una vettura “sostenibile” come da definizione più sopra 😊

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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