Clima Italia: l’analisi completa di Luglio 2025
Elaborazioni effettuate sulla base dei dati synop (rete del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare / ENAV) integrati con i dati della rete MeteoNetwork

È stato un luglio altalenante, caratterizzato da alcuni sbalzi nelle condizioni meteorologiche, maggiormente pronunciati sulle regioni settentrionali. Si sono avvicendate due ondate di calore per un totale di 22 giorni estremamente caldi, ma con alcune differenze da un periodo all’altro in base a come si sono evolute le incursioni del promontorio anticiclonico nordafricano col suo carico di aria calda subtropicale.
Il primo evento, a inizio mese, è stato semplicemente la prosecuzione della seconda ondata di calore della stagione cominciata nell’ultima parte di giugno e durata fino al giorno 8, che ha coinvolto tutto il Paese da nord a sud. L’altra ondata di calore (la terza della stagione) si è manifestata fra alti e bassi dal giorno 13 al 26, ma ha avuto una portata più limitata coinvolgendo per lo più il Centro-Sud e molto più marginalmente il Nord; tuttavia, proprio nell’ambito di questo evento sono stati osservati picchi più elevati rispetto al precedente, fra cui i 42.2°C di Trapani che rappresentano il nuovo record mensile per questa stazione. Tra le due ondate e negli ultimi giorni del mese, lo sviluppo di profonde saccature sul continente e nel Mediterraneo centrale ha favorito delle decise irruzioni di masse d’aria nord atlantica che hanno generato improvvisi tracolli termici con temperature che sono temporaneamente scese al di sotto della norma, in maniera più vistosa sulle regioni settentrionali, con sbalzi fino a 10/15 gradi.
Le elaborazioni effettuate sui dati della rete del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare / ENAV e confrontate con le medie climatiche del trentennio 1991-2020 ricavate sempre dallo stesso insieme di stazioni, evidenziano uno scarto di +0.8°C sulla temperatura media a livello nazionale (il 10° valore più elevato dal 1959), ma con sostanziali differenze fra il Nord (vicino alla media con+0.4°C al Nord-Ovest e -0.1°C al Nord-Est) e il Centro-Sud (decisamente sopra la media con +1°C al Centro, +1.4°C al Sud e in Sardegna, +1.5°C in Sicilia). Nota di rilievo: al Nord la temperatura media di luglio è stata di mezzo grado più bassa rispetto alla temperatura media di giugno; quindi, effettivamente sulle regioni settentrionali luglio è stato più fresco di giugno, ma solo perché il mese scorso è stato estremamente anomalo e non per particolari scarti negativi di luglio (certo, le fasi sotto media hanno avuto un loro peso, ma di fatto le anomalie negative complessive mensili sono state solo lievi e osservate in alcune aree del Nord-Est).
Il bimestre giugno-luglio ha fatto registrare uno scarto di + 1.7°C sopra la media, il 3° valore più elevato degli analoghi bimestri della serie storica, dopo il 2022 e il 2003. Da inizio anno il divario dalla media si è assestato intorno a +1.3°C, uno dei valori più elevati della serie storica ed esattamente il 2° più alto dopo quello del 2024.
Nell’arco del mese sono transitate 10 perturbazioni con effetti più o meno incisivi, talvolta capaci di causare fenomeni intensi. Il numero di sistemi nuvolosi è stato maggiore rispetto al normale andamento nel periodo centrale dell’estate italiana, come testimoniato anche dal numero di giorni piovosi complessivamente più elevato rispetto alla media (5 giorni rispetto ai normali 3.5 giorni a livello nazionale), ma con sostanziali differenze da nord a sud. Le perturbazioni hanno colpito più frequentemente le regioni settentrionali (esubero pari a +42% di accumulo con 8.3 giorni piovosi medi fra Nord-Ovest e Nord-Est), in misura inferiore, ma pur sempre rilevante, quelle centrali (esubero pari a +61% di accumulo con 4.7 giorni piovosi medi) e molto più raramente, come è giusto che sia in questa stagione, le regioni meridionali (deficit pari a -38% di accumulo con 1.2 giorni piovosi mediati fra Sud e Isole, ma con la Sardegna che, per qualche evento in più nel settore nord, si distacca dalle altre regioni presentando un’anomalia positiva, benché nel complesso poco influente).
Questa situazione è stata favorita dai frequenti blocchi anticiclonici sull’Europa settentrionale che hanno contribuito a generare un corridoio preferenziale per le perturbazioni verso l’Europa centrale con il coinvolgimento, quindi, anche della parte centro-settentrionale del nostro Paese. Il risultato a livello nazionale è stato di un surplus di +36% di precipitazioni rispetto alla media che mantiene l’anomalia da inizio anno intorno a +26%.
L’estate, invece, per il momento si presenta piuttosto siccitosa (-20% a livello nazionale nel bimestre giugno-luglio) a causa soprattutto delle scarse piogge di giugno e con le anomalie più ampie nelle regioni meridionali.