Al via in Colombia la COP16 sulla biodiversità
La COP16 – la 16a conferenza delle parti della Convenzione sulla diversità biologica (CBD) firmata nel 1992 – inizia oggi e si terrà a Cali, in Colombia, fino al 1 novembre. Saranno al lavoro circa 12.000 rappresentanti di governi – tra cui almeno 10 capi di Stato – ed associazioni ambientaliste provenienti da tutto il mondo, con il governo di Gustavo Petro particolarmente attento a garantire la sicurezza dell’evento a fronte di eventuali minacce da parte delle guerriglie ancora attive nel Paese.
¡Hoy empieza oficialmente la #COP16Colombia! Estoy muy feliz de presenciar este acto inaugural que nos conecta con los sonidos de la selva, los océanos, nuestros conocimientos tradicionales y que envía un llamado al mundo para que hagamos #PazConLaNaturaleza.
Las próximas dos… pic.twitter.com/UGaVJDn32w
— Susana Muhamad (@susanamuhamad) October 20, 2024
Alla scorsa COP15 si arrivò a obiettivi ambiziosi. L’ultima conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità, tenutasi in Canada, si concluse, infatti, con il Quadro globale sulla biodiversità (GBF) di Kumming-Montreal nel dicembre 2022. L’impegno principale è stato quello di proteggere almeno il 30% della terra e dell’acqua del mondo e di ripristinare il 30% degli ecosistemi degradati entro il 2030.
“Sarà una grande opportunità per una delle nazioni più ricche di biodiversità al mondo”, afferma S.E. Susana Muhamad, ministro dell’Ambiente della Colombia. “Questo evento invia un messaggio dall’America Latina al mondo sull’importanza dell’azione climatica e della protezione della vita”.
Che cos’è la COP16?
La conferenza delle parti o COP – nell’ambito della Convenzione sulla diversità biologica (CBD), copre tutti gli aspetti della natura e del suo uso sostenibile, ratificato da quasi 200 Paesi. È conosciuta colloquialmente come la “Cop della natura” perché si concentra sulla protezione e sul ripristino della biodiversità.
I governi hanno concordato di intraprendere azioni urgenti per prevenire l’estinzione delle specie, dopo i recenti avvertimenti degli scienziati secondo cui stiamo per dare inizio al sesto evento di estinzione di massa della Terra. Sebbene non sia giuridicamente vincolante, i Paesi sono tenuti a dimostrare i loro progressi nel raggiungimento dei quattro obiettivi generali e dei 23 obiettivi minori del GBF attraverso piani nazionali per la biodiversità.