Regno Unito, primavera record: è stata la più calda e secca mai registrata
Superati tutti i precedenti primati di temperatura e ore di luce.

Nel Regno Unito, la primavera del 2025 è entrata nella storia come la più calda e secca mai registrata. A certificarlo è il Met Office, l’agenzia meteorologica nazionale britannica, che ha rilevato una media stagionale di 9,5 °C, ben 1,4 °C sopra la norma climatica di lungo periodo. Ogni nazione costitutiva del Regno Unito – Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord – ha registrato la primavera più calda di sempre.
Un’anomalia non solo terrestre: anche i mari intorno alle isole britanniche hanno sperimentato una straordinaria ondata di calore, con temperature fino a 4 °C sopra la media in aprile e maggio.
Un trend inequivocabile
Secondo i dati storici, otto delle dieci primavere più calde del Regno Unito si sono verificate dal 2000 in poi, e le tre più calde di sempre sono tutte successive al 2017. Un trend ormai inequivocabile che, per molti esperti, riflette la crescente influenza del cambiamento climatico sulle condizioni meteorologiche del paese.
Mai così tanto sole
Il dato che fa più impressione è forse quello relativo alla luce solare: 653,3 ore di sole tra marzo e maggio, il 43% in più rispetto alla media, e oltre 27 ore in più rispetto al precedente record del 2020.
Alle giornate luminose si è accompagnata una marcata assenza di pioggia. Entro metà maggio, il Regno Unito aveva già vissuto la primavera più secca degli ultimi 100 anni, e nonostante qualche precipitazione successiva, il bilancio stagionale è rimasto tra i sei più aridi dal 1836. In tutto, sono caduti 128,2 mm di pioggia, circa il 40% in meno rispetto alla media.
Per chi lavora la terra o coltiva un giardino, non è stato facile. Il suolo secco e il caldo precoce hanno messo a dura prova agricoltori e orticoltori, mentre le autorità locali temono l’aumento del rischio di incendi boschivi e possibili restrizioni future sull’uso dell’acqua.
A livello atmosferico, il protagonista è stato un sistema di alta pressione persistente, in arrivo spesso dalle Azzorre o dall’Europa continentale, che ha bloccato le perturbazioni atlantiche e mantenuto lontane le piogge tipiche della stagione.
Anche il Regno Unito insomma, storicamente abituato a primavere fresche e piovose, si ritrova sempre più spesso a fare i conti con un clima alterato e instabile. Un clima che, a forza di battere record, sta delineando una nuova “normalità”.
NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.