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Europa: primo accordo sulla carbon tax alle frontiere

Una nuova tassa sulle importazioni di beni inquinanti: nella giornata di martedì i ministri dell’economia Ue hanno approvato un testo di accordo sulla carbon tax alle frontiere.
Si tratta di una decisione importante che tutela le imprese europee da quei concorrenti che producono merci in quei Paesi con legislazioni meno rigorose delle nostre e che protegge l’industria europea dall’essere sottoquotata da beni più economici fabbricati in paesi con norme ambientali più deboli.

Questa nuova forma di tassazione, denominata Carbon Border Adjustment Mechanism, garantirà che le imprese europee non siano messe in svantaggio competitivo.
L’UE fisserà un prezzo del carbonio per le importazioni di determinati prodotti (come acciaio, cemento, fertilizzanti) per garantire che l’azione per il clima in Europa non porti alla rilocalizzazione delle emissioni di carbonio. Le riduzioni delle emissioni europee contribuiranno così a un calo delle emissioni a livello mondiale, impendendo al contempo che la produzione ad alta intensità di carbonio si sposti fuori dall’Europa.

“Si tratta di un importante passo avanti nella lotta ai cambiamenti climatici“, ha affermato il ministro delle finanze francese Bruno Le Maire dopo la riunione dei ministri a Bruxelles, aggiungendo che una “grande maggioranza” ha sostenuto la posizione.

La UE vuole introdurre questa misura a partire dal 2026 sulle importazioni di acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio ed elettricità. Prenderebbe intanto il via una sorta di periodo di transizione nel 2023 poi la norma dovrebbe essere approvata dal Parlamento europeo entro il prossimo autunno.
La nuova tassa proposta fa parte delle politiche dell’UE sul cambiamento climatico, progettate per ridurre di oltre la metà le emissioni di gas serra dell’UE entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.

“Le proposte messe sul tavolo oggi semplificano la governance del meccanismo e raggiungono un buon punto di equilibrio tra il ruolo della Commissione e degli Stati Membri – ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco – apprezziamo in particolare che il testo riconosca la necessità di misure di controllo per evitare frodi”.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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