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Nell’Artico più pioggia che neve entro la fine del secolo se non si tagliano le emissioni

A novembre registrata un'anomalia di +3,4°C nella regione

L’Artico nel mese di novembre ha registrato un’anomalia di ben 3,4°C in più rispetto alla media di novembre 1951-1980.
La temperatura sta aumentando molto più velocemente nelle regioni artiche che in qualsiasi altra parte della Terra e questo fenomeno è chiamato “Arctic amplification”.

Secondo quanto riportato nello “Special Report on the Ocean and Cryosphere in a Changing Climate” dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), nell’ultimo ventennio la temperatura dell’aria nell’Artico è aumentata di oltre il doppio l’incremento medio dell’intero Pianeta. Si è così verificata la conseguente grave perdita della massa di ghiaccio e di neve della calotta glaciale della Groenlandia. (–247 Giga tonnellate/anno dal 2012 al 2016) e dei ghiacciai artici (–212 Gt/anno dal 2006 al 2016 ), e relativo cospicuo innalzamento del livello del mare(circa 0,6 mm/anno dal 2006 al 2015, ciascuno.

Artico: la pioggia sostituirà la neve se non si limitano le emissioni

Una nuova ricerca pubblicata di recente sulla rivista Nature ha inoltre evidenziato che la pioggia potrebbe sostituire la neve come precipitazione più comune nell’Artico proprio a causa degli effetti dell’anomalo riscaldamento della la calotta glaciale settentrionale del pianeta.

Oggi nell’Artico cade più neve che pioggia. La situazione però potrebbe presto invertirsi. Se il riscaldamento globale dovesse raggiungere i 3°C, prima della fine del secolo l’Artico potrebbe ricevere più pioggia che neve.

Anche se l’aumento della temperatura globale venisse mantenuto a 1,5°C o 2°C, le aree della Groenlandia e del Mare di Norvegia continueranno a essere dominate dalla pioggia. Già nello scorso mese di agosto in Groenlandia la pioggia è caduta per la prima volta a 3219 metri di quota sulla stazione Summit, posta sulla cima del plateau di uno dei ghiacciai più grandi della terra. Secondo il National Snow and Ice Data Center le temperature sono aumentate fino a superare lo zero per la terza volta in meno di 10 anni.

La ricerca ha utilizzato gli ultimi modelli climatici, che hanno mostrato che il passaggio dalla neve alla pioggia avverrà decenni più velocemente di quanto stimato in precedenza. L’autunno potrebbe mostrare i cambiamenti stagionali più drammatici. L’Artico centrale, secondo gli scienziati, diventerà dominato dalla pioggia in autunno entro il 2060 o il 2070 se le emissioni di carbonio non verranno ridotte, invece che entro il 2090 come previsto dai modelli precedenti.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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