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Tonga, agricoltura e pesca a rischio dopo l’eruzione: la FAO lancia l’allarme

I potenziali effetti dell'eruzione del vulcano Hinga Tonga e del successivo tsunami, rischiano di aggravare ancor di più il livello di insicurezza alimentare di Tonga

La terribile eruzione del vulcano Hunga Tonga, alla quale è seguito uno tsunami, rischia di lasciare strascichi non indifferenti a livello ambientale (a questo link abbiamo fatto il punto della situazione). Come se non bastasse, l’onda anomala ha provocato uno sversamento di petrolio in Perù, un vero e proprio disastro ambientale con due aree protette danneggiate.

Petrolio in mare dopo lo tsunami di Tonga: disastro ambientale in Perù, è strage di animali

Hunga Tonga, quale impatto per l’agricoltura e la pesca? La FAO lancia l’allarme

La massiccia eruzione del vulcano di Tonga, seguita da uno tsunami, sta piano piano facendo emergere tutti i potenziali danni a lungo termine per l’ambiente. La Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) lancia l’allarme sull’impatto che l’eruzione potrebbe avere sulle principali attività di sostentamento dello stato insulare del Pacifico meridionale, dove circa l’86% della popolazione è impegnata nell’agricoltura. Secondo Xiangjun Yao, Coordinatore subregionale FAO per le Isole del Pacifico, con sede a Samoa, circa 12.000 famiglie agricole, ovvero l’85% del totale, sono state colpite da questo disastro. “Stiamo lavorando per valutare quanto sarà grave l’impatto di questo disastro sugli agricoltori e sui pescatori di Tonga e su tutti coloro che dipendono dalle forme di agricoltura per il loro sostentamento e la sicurezza alimentare”, ha affermato Yao.

L’impatto della cenere vulcanica: i potenziali gravi effetti sull’agricoltura e la pesca

La prima sfida, sottolinea la FAO, è quella di capire i potenziali gravi effetti derivanti dalla cenere vulcanica e dallo tsunami. La caduta delle ceneri può avere seri effetti dannosi sulle colture e sul bestiame in base ad alcuni parametri: principalmente lo spessore della cenere, la tipologia e le condizioni di crescita della coltura, i tempi e l’intensità delle piogge successive, le condizioni del pascolo e degli animali prima della caduta della cenere e la disponibilità di mangime e acqua incontaminati. Le colture come le patate dolci potrebbero aver subito danni così come quelle di frutta e verdura in tutto l’arcipelago. L’inondazione di acqua salata avrà probabilmente colpito anche i terreni agricoli e la possibilità di piogge acide è motivo di preoccupazione.

A rischio anche la pesca: molte coste e barriere coralline di Tonga sono state danneggiate

Dalle prime stime preliminare della FAO, circa il 60-70% delle famiglie di allevatori di bestiame, perlopiù maiali e pollame, ha in qualche modo subito danni. Preoccupa molto anche l’impatto sulla pesca. Nonostante il consumo di pesce pro capite sia piuttosto basso nell’arcipelago (circa 25-35 kg l’anno), c’è da dire che la pesca potrebbe diventare la principale fonte di sostentamento dopo il disastro, dati i potenziali danni causati dalla caduta di cenere sul terreno. Molte delle barriere coralline e delle lagune costiere, nelle quali è possibile una pesca sana, sono state danneggiate o inquinate da cenere e detriti nonché dai rifiuti dello tsunami. Anche prima dell’eruzione, circa il 23% della popolazione di Tonga era colpita da un’insicurezza alimentare da moderata a grave, sottolinea la FAO.

“Con un quadro completo che deve ancora emergere, è già chiaro che Tonga probabilmente richiederà assistenza sia a breve che a lungo termine. La FAO si sta già muovendo per stanziare fondi per la valutazione dei danni e alcune misure di risposta iniziale”, ha concluso Yao.

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Redazione

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