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Caraibi, disastro ambientale a Tobago: una nave perde petrolio da 10 giorni

Non si ferma la perdita di petrolio nel Mar dei Caraibi: un disastro per l'ambiente e la barriera corallina, e anche per l'economia della regione

Almeno dal 7 febbraio una nave sta perdendo petrolio nel Mar dei Caraibi provocando un terribile disastro ambientale. Erano le 7:20 quando la Tobago emergency management agency ha ricevuto la segnalazione di una imbarcazione capovolta a circa 150-200 metri a sud di Cove, nell’isola caraibica di Tobago, con “una sostanza densa e simile al petrolio” che si riversava vesto le vicine coste.

Almeno per ora restano un mistero sia il luogo in cui la nave si è ribaltata – dato che si è spostata con il vento e la corrente – sia le sue origini: prima della segnalazione non erano state ricevute chiamate di soccorso che segnalassero imbarcazioni in difficoltà, e non è chiaro se quando la nave si è ribaltata ci fossero persone a bordo. Solo nella notte successiva i subacquei sono stati in grado di identificare la nave. lunga 100 metri, come “Gulfstream”, e hanno riferito che non c’erano segni visibili di vita o resti umani.

Non è chiaro neppure cosa trasportasse la nave. Secondo le valutazioni preliminari delle autorità il carico avrebbe potuto consistere in “legname o sabbia”, ma finora non risulta che materiale simile sia stato rinvenuto a riva.

Foto: Tobago House of Assembly

Quel che è certo, purtroppo, è un disastro ambientale di grandi proporzioni. Vento e corrente hanno gradualmente spinto la nave in direzione delle coste, fino a provocarne l’impatto con la barriera corallina a pochi chilometri dall’isola di Tobago. È qui che da giorni continua lo sversamento di petrolio, con la macchia di greggio che ha raggiunto importanti porzioni della costa. Uno specialista della Tobago emergency management agency ha avvertito che lungo la costa coinvolta «ci sono diverse aree eco-sensibili e molte barriere coralline».
Il disastro rischia di dare un duro colpo anche all’economia della zona, che si basa fortemente sul turismo e la pesca.

 

Il petrolio intanto si sta estendendo rapidamente nel Mar dei Caraibi, andando a coinvolgere anche altre regioni: le autorità hanno riferito che il greggio è entrato nelle acque territoriali di Grenada, e rischia di raggiungere anche quelle di Panama, Aruba, Guyana e Venezuela.

Attualmente sembra non sia possibile tappare la fuoriuscita di petrolio, né si ha un’idea precisa di quanto ne contenesse la nave.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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