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Clima Italia, luglio estremo tra caldo anomalo e gravi alluvioni: l’analisi del meteorologo

Nel mese di luglio del 2021 il clima in Italia è stato più caldo del normale. Mediamente, le temperature sono state superiori alla norma di 1,2 gradi ma con grandi differenze tra il Nord e il Sud del paese. Per buona parte del mese le condizioni meteo hanno praticamente diviso in due l’Italia, con una situazione instabile e un clima molto vicino alla media stagionale al Nord, e un caldo eccezionalmente intenso nelle regioni meridionali. Qui l’anomalia termica risulta infatti decisamente più estrema: nel mese di luglio la temperatura è stata superiore alla media di quasi 2 gradi (1.9°C).

Clima estremo nel mese di luglio, Italia tra alluvioni e caldo eccezionale

Entrando più nel dettaglio nell’analisi del clima registrato in Italia in luglio, possiamo dividere il mese in tre periodi: abbiamo infatti vissuto due fasi calde, contrassegnate da ondate di calore nella prima e nella terza decade, e una fase più fresca e instabile che ha caratterizzato la parte centrale del periodo.

Le ondate di calore hanno interessato l’Italia tra il 6 e il 9 luglio e poi dal 24 a fine mese e oltre. Durante questi periodi caldi il promontorio anticiclonico nord-africano si è esteso con maggior efficacia verso il Centro-Sud, mentre le regioni settentrionali sono rimaste frequentemente esposte ai flussi occidentali instabili e perturbati che hanno causato numerosi episodi temporaleschi a tratti molto intensi con locali nubifragi e grandine di notevoli dimensioni come ad esempio il giorno 8 in Lombardia e in Veneto oppure tra i giorni 25 e 27 ancora in Lombardia e Veneto, ma anche in Piemonte, Trentino ed Emilia, dove si sono verificati numerosi danni e allagamenti.

La parte centrale del mese è stata contraddistinta dal lento transito di una depressione, la stessa che ha causato eccezionali precipitazioni con conseguenti alluvioni e numerose vittime in Europa centrale: in quel periodo le temperature si sono portate sotto la media, e l’instabilità è andata a interessare temporaneamente anche il Centro-Sud lasciando il segno in alcune zone, come ad esempio in Sicilia (notevole nubifragio – circa 100 mm – a Palermo il giorno 18) oppure nel Gargano (eccezionali precipitazioni – circa 250 mm – con alluvione lampo il giorno 19 a S. Marco in Lamis, in provincia di Foggia).

Tra valori estremi (picchi oltre i 40 gradi in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna – sfiorato il record a Olbia con 42.1°C) e fasi al di sotto della norma, in questo quadro le temperature hanno dato origine a un’anomalia complessiva decisamente positiva: +1.2°C sopra la media che rappresenta il 6° valore più elevato dall’inizio delle registrazioni, dopo quelli del 2015 (il più caldo con +2.7°C di anomalia), 2003, 2006, 2012 e 2019, con gli scarti più elevati sulle regioni meridionali (mediamente +1.6°C fra Sud e Isole) e centrali (+1.4°C) più ostinatamente interessate dalle incursioni di aria torrida nord-africana.
Per il Sud si tratta del 3° valore più elevato nell’ambito della serie storica di luglio, mentre il dato del Centro occupa la quinta posizione.

Dunque l’estate procede su livelli ben oltre la media con un’anomalia del bimestre giugno-luglio di +1.6°C che, escludendo l’estate “fuori scala” del 2003, per il momento risulta paragonabile ai valori delle estati più calde della serie (2012, 2015, 2017 e 2019). Da inizio anno lo scarto dalla media risale leggermente (+0.6°C) rimanendo tuttavia ancora fra i più contenuti nell’ambito degli anni più caldi a causa soprattutto della flessione termica primaverile.

Maltempo estremo e siccità: nel complesso ha piovuto poco più del normale, ma con forti differenze nelle diverse zone del paese

Dal punto di vista delle precipitazioni, in generale il mese si presenta a prima vista in linea con la norma, addirittura leggermente più piovoso della media.

Tuttavia, questo risultato deriva dalla combinazione fra i settori che hanno sperimentato consistenti accumuli di pioggia, ossia le Alpi e l’alta pianura padana, e le vaste aree che, invece, si sono distinte per la scarsità di precipitazioni che vanno dall’Emilia Romagna e le coste dell’alto Adriatico fino a gran parte del Centro-Sud, esclusa la Sicilia dove la breve fase di maltempo dovuta al passaggio della vasta depressione che ha messo temporaneamente in standby l’estate a metà mese, ha favorito in poche ore accumuli ben oltre la media mensile della regione.

Di fatto l’anomalia di +312% (più del quadruplo delle precipitazioni normali) si configura come la più elevata per la Sicilia nel mese di luglio, così come i 31 mm accumulati in poche ore nella stazione meteorologica dell’aeroporto di Palermo il giorno 18 (unico giorno di pioggia), che, al netto di alcuni dati mancanti, rappresentano il valore più elevato della serie storica, sia a livello giornaliero, sia come massimo mensile di luglio.

Notevole il risultato anche per il Nord-Ovest dove il surplus di +81% sale al 3° posto fra i più abbondanti degli ultimi 40 anni dopo i dati dei disastrosi 2002 e 2014.

Nella stagione estiva in corso per il momento prevalgono i segni negativi (-29% a livello nazionale nel bimestre giugno-luglio), tranne in Sicilia che risente del dato di luglio e al Nord-Ovest dove gli accumuli di giugno e di luglio si bilanciano. Da inizio anno il valore complessivo resta leggermente sotto la media (-4%) con il Centro, la Sardegna e il Nord-Est che evidenziano ancora una piovosità inferiore alla norma (-17%, -14% e -4% rispettivamente, da gennaio), parzialmente controbilanciati dagli esuberi in Sicilia, al Sud e al Nord-Ovest (+15%, +5% e +4% rispettivamente, da gennaio).

Le elaborazioni del Copernicus Climate Change Service evidenziano un ennesimo mese in cima alla classifica fra i più caldi a livello globale. In particolare questo luglio divide il 3° posto con quello del 2020, con uno scarto di +0.33°C sopra la media del trentennio 1991-2020, alle spalle dei più caldi mesi di luglio del 2019 (+0.40°C di scarto) e del 2016 (+0.36°C di scarto).
La medesima classifica è valida anche in termini assoluti: di fatto la temperatura media globale del luglio di quest’anno è anche la 3° più elevata nell’ambito della serie che comprende tutti i mesi dell’anno. Per il continente europeo si tratta del 2° luglio più caldo della serie dopo quello del 2010, con un’anomalia di +1.4°C rispetto alla media. Notevoli le anomalie positive sui Paesi dell’est, nel comparto settentrionale e su quello sud-orientale interessati frequentemente da strutture anticicloniche accompagnate da incursioni di aria calda. Più contenute e generalmente sotto la media, invece, le temperature fra la Penisola Iberica e l’Europa centrale più spesso coinvolte in situazioni di tempo instabile e perturbato accompagnate da afflussi di aria più fresca.

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Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

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