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Temporali e forti grandinate con caratteristiche tipiche dell’estate hanno già coinvolto il Nord Italia

Verso la metà di maggio, in piena primavera, alcune zone dell’Italia hanno visto arrivare i primi temporali con caratteristiche spiccatamente estive, accompagnati anche dalla grandine. È successo tra il 13 e il 15 maggio al Nord-Est, quando una perturbazione in transito sull’Europa centrale ha lambito l’arco alpino, mentre il resto della penisola era protetto dall’anticiclone africano.

A causa della presenza di aria insolitamente calda per il periodo nei bassi strati dell’atmosfera (oltre 30°C di massima registrati venerdì nella zona di Bolzano) si è accumulata una cospicua dose di energia per la formazione di fenomeni intensi.

Nel corso del pomeriggio del 13 si sono formati diversi temporali in particolare sulle Alpi centro-orientali, con fenomeni che si sono via via intensificati fino a raggiungere le alte pianure del Veneto in serata.

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Immagine radar ARPAV delle 19,00

L’energia presente in bassa troposfera, unita all’ingresso di aria più fredda in alta quota, ha dato vita a nuclei temporaleschi accompagnati da forti grandinate con chicchi fino a 2-3 cm di diametro, e localmente accumulo al suolo di circa 15-20 cm tra il Trentino e la pedemontana Vicentina, in particolare nella zona di Solagna (VI).

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Grandine in Val di Cembra, Trentino – foto di Andrew

Sempre nell’alto vicentino si sono verificati danni da raffiche di vento nel paese di Mussolente, con cartelli stradali abbattuti e rami spezzati. La stazione della rete MeteoNetwork di Valrovina (VI) ha segnalato una raffica massima di 91,9 km/h. Si è trattato quindi di un fenomeno chiamato downburst.

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Schema di un downburst – fonte NASA

Il downburst è una forte corrente discendente (aria e precipitazioni) che si genera quando in una cella temporalesca viene a mancare la spinta verso l’alto data dall’aria calda aspirata dall’esterno. Questa, impattando in modo perpendicolare con il suolo come un’esplosione (downburst infatti significa proprio “esplosione verso il basso”) genera forti venti in grado di provocare gravi danni ad alberi e costruzioni.

Nella giornata di sabato 14 maggio l’instabilità atmosferica ha poi interessato anche le zone della bassa pianura tra Emilia-Romagna e Veneto. Un temporale isolato, che per un breve periodo ha assunto le caratteristiche di una supercella marginale, si è sviluppato intorno alle 18 tra Ferrara e Rovigo, e durante il suo spostamento verso sud-est ha prodotto la grandinata più intensa di questo peggioramento, con chicchi dal diametro fino a 4 cm.

A Francolino (FE) la grandinata ha causato seri danni alle coltivazioni, alle automobili e ad alcune coperture in plastica.

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