Coronavirus, “Io resto a casa” e lo smog precipita
A Milano PM10 sotto la soglia limite per oltre 10 giorni consecutivi: non era mai successo dall'inizio del 2020
Stiamo vivendo giornate giornate difficili per l’emergenza del Coronavirus, con rigide limitazioni agli spostamenti imposte dai decreti prima in molte province del Nord e ora, con il decreto “Io resto a casa“, in tutta Italia.
Osservando i dati degli ultimi giorni non si può non notare una netta riduzione dello smog in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte. La netta diminuzione del traffico e l’arrivo della pioggia hanno infatti tenuto basso l’inquinamento dell’aria per molte giornate consecutive. Per alcune città della Valpadana si tratta del periodo più lungo senza smog dall’inizio dell’anno.
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Il livello giornaliero medio di PM10 rilevato ieri dalle centraline Arpa è rimasto decisamente basso pur essendo un lunedì: a Venezia e Parma si sono registrati 23 µg/m³, a Bologna 24 µg/m³, a Milano 25 µg/m³, a Bergamo 26 µg/m³, a Lodi 29 µg/m³, a Pavia e Asti 30 µg/m³, a Vercelli 31 µg/m³, a Padova e Modena 36 µg/m³, a Verona 39 µg/m³, a Torino 41 µg/m³,
Complice l’arrivo della pioggia, a Milano (Verziere) i livelli di PM10 sono rimasti sotto la soglia limite per la salute umana per 12 giorni, ossia dal 27 febbraio al 9 marzo. A Torino (Lingotto) si respira aria pulita da due settimane. In queste due città non si è mai verificato, dall’inizio di quest’anno, un periodo così lungo con concentrazioni di polveri sottili sotto la soglia dei 50 µg/m³.
L’invito fatto a tutti i cittadini con il decreto “Io Resto a Casa” per l’emergenza del Coronavirus potrebbe risultare in altre giornate di smog sotto la soglia limite anche nei prossimi giorni, nonostante il ritorno dell’alta pressione.