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Due anni di siccità: ormai è estrema in diversi settori

La portata del Po è inferiore alla media praticamente lungo tutto il corso del fiume con livelli da severo a estremo

La siccità che sta colpendo l’Italia, e molti settori europei, in particolare quelli sud-occidentali e orientali, sta durando ormai da quasi due anni. La situazione sta diventando insostenibile e il nuovo bollettino CNR relativo ai dati del mese di marzo 2022 rivela dati allarmanti. La siccità, rileva il bollettino, secondo le definizioni internazionali legate a durata e tipologia degli impatti, può essere indicata come idrologica e socio-economica.
In Italia il 5.9% del territorio è affetto da siccità severo-estrema, in Francia il 7.9% e in Spagna il 5.4%.

Siccità: grandi laghi e Po ai minimi storici

La situazione dei grandi laghi del Nord Italia è preoccupante: nella prima decade di Aprile sono fermi fra il 23% del Lago di Como al 44% circa dei laghi Maggiore e Idro. Il Garda continua ad essere quello con i valori più prossimi ai minimi storici del periodo.

La portata del Po è inferiore alla media praticamente lungo tutto il corso del fiume con livelli da severo a estremo ed a Pontelagoscuro si sono superati i valori sotto i quali il fiume ha difficoltà a respingere l’ingresso del mare (fenomeno noto come cuneo salino). Anche molti degli affluenti del Po ed il Piave chiudono il mese con valori di portata negativi rispetto alle medie. Le sezioni principali del fiume Po negli ultimi 30 giorni hanno registrato valori di portata prossimi a quelli osservati ad inizio aprile 2022, le condizioni più critiche sono state registrate nella sezione di Piacenza, Cremona e di Pontelagoscuro dove si registrano condizioni idrologiche di “siccità estrema”.

I valori di portata media giornaliera del “grande fiume” risultano inferiori ai valori di portata caratteristica di magra in tutte le sezioni, in particolare in quelle di Piacenza, Cremona e Pontelagoscuro.
Per i prossimi giorni, nelle sezioni principali del fiume Po, non si prevedono variazioni significative dei valori di portata.

Per quanto riguarda la neve, al 23 Marzo i valori dell’indice di equivalente idrico nivale relativi al bacino del Po erano appena superiori a quelli della scorsa stagione 2021-2022 (dati CIMA Foundation), ma comunque ben al di sotto del 50% della media.
In Piemonte, la regione più colpita da questa siccità, i livelli delle falde superficiali monitorate da ARPA sono in una situazione di criticità quasi tutte da almeno un anno.

Infine, i valori di energia idroelettrica stoccata dalle centrali del nord continuano ad essere fra i più bassi dal 2016, anche se nelle settimane di Marzo si è avuta una leggera flessione verso l’alto rispetto ai corrispondenti valori del 2022 (dati ENTSO-E).

Non resta che sperare nelle “normali” piogge primaverili. Per ora aprile è stato avaro di perturbazioni e maggio sarà l’ultimo mese per avere  precipitazioni quantitativamente “utili” prima della stagione estiva. Per quanto riguarda le temperature del trimestre Maggio-Luglio, quasi tutti i centri meteorologici europei sono concordi nell’indicare, con una probabilità fra il 50 e il 60%, valori sopra la media su tutta Europa. Al Nord Italia tale percentuale sale fino al 70%.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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