Aree marine protette, la scuola di mare per i custodi del futuro
Si è conclusa con successo la terza edizione del Campus AMP, il progetto di Worldrise, organizzazione non profit impegnata per la conservazione del mare, che da anni forma i futuri custodi delle Aree Marine Protette italiane.

Si è conclusa la terza edizione del Campus AMP, il progetto di Worldrise ETS dedicato alla formazione dei futuri custodi delle aree marine protette italiane. Un’iniziativa che quest’anno ha coinvolto 36 giovani tra Sardegna e Puglia, offrendo loro un percorso gratuito di formazione teorica e pratica sulla tutela del mare.
Per la prima volta, accanto alla storica sede dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, il Campus ha raggiunto anche l’Area Marina Protetta di Torre Guaceto, in provincia di Brindisi. Qui, 36 ragazzi e ragazze selezionate tra 84 candidature da 13 regioni italiane hanno partecipato a lezioni, workshop, escursioni e attività di monitoraggio, con accanto biologi, esperti e professionisti del settore.

«Le aree marine protette rappresentano uno degli esempi più concreti di ecologia profonda: ci insegnano che non esiste separazione tra l’essere umano e il mare, ma un legame di reciproca appartenenza», ha spiegato Silvia Francescon, responsabile Ecologia dell’Unione Buddhista Italiana, che ha sostenuto il progetto attraverso i fondi dell’8×1000.
Il programma, coordinato da Cristina Fiori (Worldrise) e Augusto Navone (Fondazione IMC), ha toccato temi cruciali come la gestione normativa delle aree protette, il turismo sostenibile, l’educazione ambientale e la comunicazione efficace. In collaborazione con BioNike, i partecipanti hanno approfondito anche l’impatto ambientale dei filtri solari, un tema ancora poco discusso ma centrale per la salute degli ecosistemi marini.

Oltre alla formazione, il progetto ha coinvolto anche la comunità locale: tre serate divulgative aperte al pubblico hanno richiamato più di 260 persone, segno che l’interesse verso la tutela delle aree protette e del nostro mare cresce anche fuori dagli ambienti accademici.
Per Francesco Lai, sindaco di Loiri Porto San Paolo e presidente dell’Area Marina Protetta di Tavolara, «il Campus è uno straordinario strumento per trasferire competenze e best practice ai giovani: c’è sempre più necessità di persone formate che possano lavorare nelle aree marine protette».
Durante le settimane pugliesi, i partecipanti hanno studiato il sistema dunale, l’avifauna e le tartarughe marine, piantumato Posidonia e partecipato a Festivalmar, il festival di Worldrise dedicato alla cultura del mare.
Con il Campus AMP 2025, Worldrise rinnova il suo impegno nel costruire una generazione di giovani preparati e consapevoli, capaci di difendere le aree marine protette italiane e promuovere un modello di sviluppo fondato sulla cura del mare. Il prossimo appuntamento appuntamento è già fissato per il 2026, con una nuova edizione ampliata e ancora più partecipata.