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Extinction Rebellion verso l’incontro pubblico con Cingolani: «siamo l’ultima generazione?»

"Potremmo sul serio essere l’ultima generazione a poter agire per salvare il nostro Paese", spiega Extinction Rebellion: mercoledì attivisti e cittadini incontreranno il ministro della Transizione Ecologica in un dibattito aperto al pubblico

Mercoledì 2 ottobre alle 18:00 il Ministro della Transizione Ecologica incontrerà le attiviste e gli attivisti di Extinction Rebellion a Roma. 

In programma un incontro pubblico che accoglie le richieste avanzate dalla campagna Ultima Generazione, portata avanti dal movimento con azioni di disobbedienza civile non violenta, presidi di fronte al Ministero e uno sciopero della fame di alcuni attivisti che si è protratto per ben 11 giorni, interrompendosi solo con l’annuncio dell’incontro:

L’incontro pubblico si svolgerà a Roma il 2 marzo alle ore 18:00 in presenza, presso l’auditorium del Ministero della Transizione Ecologica. Sarà aperto anche alla cittadinanza ma il numero di partecipanti è limitato, anche a causa dell’attuale situazione pandemica, ed è quindi necessario iscriversi. Tutte le persone che lo vorranno potranno però seguire l’evento in diretta streaming, sulle pagine Facebook di Extinction Rebellion e di Ultima Generazione, e in radio su Radio Radicale. In contemporanea, fanno sapere dal movimento ambientalista, è stato autorizzato un presidio davanti all’ingresso del Ministero della Transizione Ecologica: «ci troverete lì dalle 17.30».

Laura Zorzini, di Extinction Rebellion, al quarto giorno di sciopero della fame. Foto: Ultima Generazione

«Spero che l’incontro pubblico possa essere un momento di risveglio collettivo delle coscienze», ci spiega Laura, attivista di 27 anni che ha fatto lo sciopero della fame per 11 giorni. Uno sciopero particolarmente duro per lei, ci racconta, anche a causa di alcuni problemi di salute pregressi: nel sesto giorno è stata portata in ospedale, dove ha però rifiutato di alimentarsi, e quando è uscita si è nuovamente unita alle sue compagne e compagni per proseguire nella protesta. «Ho avuto paura, il mio corpo era al limite e mi sono sentita a rischio», ci ha raccontato in una telefonata, ma assicura di non aver mai tentennato: «mi fa più paura l’inazione».

Le sue aspettative per l’incontro non sono riposte tanto nella reazione della politica, quanto in quella della cittadinanza: «Ho perso fiducia nella politica», ci ha detto: «non mi aspetto che il ministro si illumini dopo aver parlato con noi». Ma spera che sia un’occasione per «contrastare la narrativa rassicurante, la narrativa del greenwashing: vorrei che la popolazione italiana potesse ascoltarci».

Extinction Rebellion e la campagna Ultima Generazione

Il nome della campagna di disobbedienza civile e il tema dell’incontro pubblico con Cingolani sarà: “Siamo l’ultima generazione di cittadini e cittadine italiani/e?
«Il rischio del collasso climatico ed ecologico è tale che potremmo sul serio essere l’ultima generazione a poter agire per salvare il nostro amato Paese – spiega Extinction Rebellion -, l’ultima che può ancora godere dei frutti della sua Terra, l’ultima a non dover vivere in un completo collasso sociale».

La campagna Ultima Generazione è stata attuata a Roma dal movimento Extinction Rebellion e nei giorni scorsi ha ricevuto il sostegno di diverse altre realtà appartenenti al mondo dell’ambientalismo e della politica. Consiste in azioni di disobbedienza civile nonviolenta «che creino disturbo e impediscano il normale scorrere della vita economica della Capitale», spiegano le attiviste e gli attivisti. Blocchi stradali e azioni di disturbo per attirare l’attenzione, ma anche sit-in davanti al Ministero della Transizione Ecologica e uno sciopero della fame di alcuni di loro.

Al governo gli attivisti hanno chiesto un incontro pubblico con il premier Draghi e i ministri Roberto Cingolani (Ministro della Transizione Ecologica), Stefano Patuanelli (Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, M5S), Giancarlo Giorgetti (Ministro dello Sviluppo Economico, Lega), Andrea Orlando (Ministro del lavoro e delle politiche sociali, PD) e Maria Rosaria Carfagna (Ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Forza Italia). La richiesta più a lungo termine della campagna “Ultima Generazione-Assemblee Ora” di Extinction Rebellion è che il governo italiano istituisca entro il 2022 un’Assemblea di Cittadini/e nazionale straordinaria che possa affrontare l’emergenza climatica ed ecologica.

Dopo diversi sit-in sgomberati dalle forze dell’ordine e i primi giorni di sciopero della fame, Cingolani aveva concesso solo un incontro a porte chiuse che era stato descritto come deludente dagli attivisti di Extinction Rebellion, a cui il Ministro aveva detto di non poter accogliere le loro richieste. È stato solo all’undicesimo giorno di sciopero che è arrivato l’ok del Ministero per un incontro pubblico. Non ci saranno anche gli altri rappresentanti del governo, fanno sapere dal movimento, ma Roberto Cingolani incontrerà attivisti e cittadini mercoledì 2 marzo.

Crediti: Extinction Rebellion Italia

Di cosa si parlerà all’incontro con Cingolani

«Dopo mail, chiamate e migliaia di richieste di incontro, dopo ben 11 giorni di sciopero della fame e presidi davanti al Ministero della Transizione ecologica, finalmente – annuncia Extinction Rebellion – il ministro Cingolani ha acconsentito a partecipare ad un incontro pubblico per dibattere apertamente sul futuro dell’Italia».
Come previsto dalla campagna portata avanti dal movimento ambientalista, il tema dell’incontro sarà: “Siamo l’Ultima Generazione di cittadini e cittadine?”
Con il ministro della Transizione Ecologica gli attivisti e tutti i partecipanti avvieranno un dibattito aperto «sul futuro della popolazione italiana sull’orlo del collasso climatico e sulla necessità della partecipazione diretta della cittadinanza per fermare l’ecocidio in corso».

Quello della partecipazione diretta è uno dei temi che gli attivisti sottolineano con maggiore enfasi. «La politica ha fallito nel proprio mandato», ci dice un’attivista di Extinction Rebellion: «chiediamo assemblee cittadine, serve che i cittadini valgano di più».
Facendo riferimento a esperimenti che sono già stati portati avanti in altri Paesi, gli attivisti chiedono l’istituzione di un’assemblea rappresentativa di cittadini sorteggiati, che «chiamati a decidere in via straordinaria su questo tema siano liberi da interessi di partito o lobbistici, cittadini a cui non interessa farsi campagna elettorale ma soltanto prendere le decisioni migliori per noi, i nostri cari e le generazioni future».

I fenomeni metereologici estremi e i disastri ecologici si stanno intensificando, il costo del grano è aumentato a causa del clima avverso che ha rovinato i raccolti, in Sicilia si registrano picchi di temperature mai viste così come piccoli tornado. Questi sono solo alcuni degli effetti con cui l’emergenza climatica sta iniziando a manifestarsi anche nel nostro paese.
Come se non bastasse poi quest’estate l’IPCC ha pubblicato il suo ultimo report sullo stato del clima affermando che ci troviamo in una situazione di codice rosso per l’umanità. Nonostante questo, i governi, sia nello scenario internazionale che nazionale, continuano a rimandare le misure che potrebbero contrastare il problema. Chiediamo che il nostro governo inverta la rotta ed inizi a pensare seriamente al benessere delle persone. Vogliamo quindi sapere dal Ministro competente come si intende affrontare questo problema e quali sono gli ostacoli ad una reale transizione ecologica.
Ultima Generazione

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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