Non perdetevi gli appuntamenti speciali con le Oasi del WWF. Fino al 26 maggio più di 100 eventi
Una lista di momenti per festeggiare la natura e l'importanza di agire collettivamente per tutelare la biodiversità
Fino al 26 maggio sono molti gli eventi promossi dal WWF a favore delle nostre oasi: una vera e propria festa della natura che fa parte della campagna “Our Nature” che punta alla protezione e al ripristino del patrimonio naturale (specie e habitat) grazie al supporto, al coinvolgimento delle comunità e dei cittadini promuovendo anche la conoscenza stessa dei benefici resi all’uomo e l’importanza di agire collettivamente per non erodere il capitale naturale sviluppando la raccolta e la condivisione di dati scientifici.
Il “Mese delle Oasi”che ha preso il via dal 25 aprile, rappresenta un’occasione unica per partecipare ad oltre 150 momenti dedicati alla biodiversità, con la possibilità di fare visite guidate, a piedi o in bicicletta, prendere parte a laboratori, eventi di ricerca scientifica ed attività per i più piccoli, nelle circa 100 oasi presenti in Italia sparse su 27000 ettari di territorio protetto. Sono in programma lucciolate notturne, attività di rilievo di impronte di animali, bagni di foresta tra gli abeti alpini, passeggiate al tramonto sulle saline costiere, laboratori di apicoltura e messa in libertà di ricci e volatili.
“La natura italiana è tra le più ricche in Europa ma questa ricchezza oggi la stiamo perdendo sempre più rapidamente: il 50% delle specie di vertebrati in Italia è minacciato d’estinzione, il 52% delle specie di fauna protette dalla Direttiva Habitat mostra uno stato di conservazione inadeguato e quasi il 90% degli habitat tutelati versa in uno stato di conservazione inadeguato o sfavorevole. L’impegno e l’investimento del WWF con il sistema Oasi, nato più di 50 anni fa con l’azione di pionieri come Fulco Pratesi e altri illuminati precursori, che decisero di acquisire il lago costiero di Burano per farne la prima Oasi (1967), è divenuto oggi il più grande progetto di conservazione del WWF in Italia. Tutto ciò è stato possibile grazie a sinergie e collaborazioni con soggetti pubblici e privati, con i quali si è fatta rete e all’insostituibile contributo dei volontari” ha affermato Marco Galaverni, Direttore Oasi Educazione e Attivazione WWF Italia.
Con Burano, la prima oasi nata nel 1967 in Toscana, il WWF è la prima associazione privata in Italia che si occupa di tutela della biodiversità e tra le prime in Europa. Il sistema di protezione degli habitat garantisce un contributo importante per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Europea per la Biodiversità, un piano globale, ambizioso e a lungo termine per proteggere la natura e invertire il degrado degli ecosistemi. La strategia mira a riportare la biodiversità europea sulla via della ripresa entro il 2030 e contiene azioni e impegni specifici.
Le oasi presenti nel nostro Paese ospitano anche 10 centri di educazione ambientale e 8 centri recupero animali selvatici che curano ogni anno oltre 8000 animali feriti o in difficoltà, come come la lontra, il cervo sardo e l’orso bruno marsicano. Proprio l’orso marsicano in questo periodo è protagonista di una campagna di raccolta fondi per salvare un animale unico dell’Appennino italiano che è a rischio di estinzione a causa di bracconaggio, investimenti stradali e frammentazione dell’habitat.
Quest’anno il calendario degli appuntamenti si arricchisce con gli eventi organizzati assieme al CICAP, associazione che promuove la scienza, la divulgazione e la cultura fondata tra gli altri da Piero Angela nel 1989 per smontare le affermazioni pseudoscientifiche, come le serate dedicate ai “Pipistrelli nei capelli e civette del malaugurio” a Ripa Bianca di Jesi (Ancona) e “Pipistrelli tra mito e Realtà scientifica” a Valpredina (Bergamo) e “Viva il gufo”, percorso naturalistico nell’Oasi WWF di Monte Arcosu in provincia di Cagliari.