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Carlotta Sarina vince “The SOStainables”, il concorso sulla sostenibilità istituito da Green Media Lab

La sfida per valorizzare progetti emergenti di comunicazione digitale inerenti ai temi ambientali, sociali dell'Agenda 2030 e per contribuire ad un futuro migliore si è conclusa il 30 maggio

Green Media Lab, agenzia di comunicazione che ha fatto della sostenibilità il proprio valore e si pone l’obiettivo di aiutare le aziende a comunicare e a crescere in modo efficiente ed etico, il 18 marzo ha lanciato la prima edizione del contest “The SOStainables”. Rivolto a ragazzi di un’età compresa tra i 18 e i 30 anni compiuti, ha puntato sulla valorizzare di idee emergenti di comunicazione digitale volte a creare consapevolezza ambientale ed a sensibilizzare il pubblico rispetto ai temi dell’Agenda 2030. Il 30 maggio si è tenuta la finale che ha visto 8 giovani sfidarsi in questa gara green.

The SOStainables_1edizione

Attesa con curiosità dagli addetti ai lavori e da tutto l’ambiente che gravita attorno al “pianeta sostenibilità” è stata un successo di pubblico e di critica, con oltre 200 ospiti accreditati nella cornice della Fabbrica dell’Aria, il primo prototipo installato a Milano che combina le potenzialità della tecnologia alle capacità di filtrazione delle piante grazie alla depurazione botanica, sostenuta da Green Media Lab e progettata dal botanico e saggista Stefano Mancuso.

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La serata è stata condotta, moderata dall’attrice e sustainability advocate Anna Favella, mentre una giuria d’eccezione composta da Stefano Mancuso in qualità di presidente scientifico e dall’attore comico Giovanni Storti, presidente di giuria e ormai definitivamente consacrato ad alfiere in difesa dell’ambiente, valutavano le proposte dei ragazzi. Al loro fianco Francesca Romana Rinaldi, direttrice del “Monitor for Circular Fashion” e docente alla core faculty “Sustainability Lab” di SDA Bocconi School of Management e Sciakè Bonadeo, co-founder di One Ocean Foundation.

The SOStainables_Stefano Mancuso e Anna Favella

La vittoria è andata all’attivista-musicista Carlotta “Lotta” Sarina che è stata premiata da Stefano Mancuso e Giovanni Storti.

Siamo entusiasti dell’esito di questa prima edizione, non solo per la qualità dei progetti candidati che mostrano una crescente attenzione da parte delle giovani generazioni ai temi della sostenibilità ma anche per la presenza di aziende leader e volti noti del panorama attuale che ogni giorno ispirano altre persone con innovazione e dedizione. Da sempre puntiamo sui talenti emergenti del settore e siamo convinti che le idee innovative e originali presentate possano dare un contributo significativo al settore, primo passo per il progresso della sostenibilità nel mondo digitale, e non solo” ha dichiarato con soddisfazione Daniele Denegri, CEO di Green Media Lab.

Carlotta Sarina, in arte LOTTA, vincitrice di The SOStainables

La 22enne Carlotta “Lotta” Sarina, poliedrica attivista-musicista è stata premiata per l’originalità con cui utilizza i social media nella sua battaglia ambientalista. Il suo spettacolo in 3 atti per voce e contrabbasso “Detonazione”, da lei stessa scritto e interpretato, racconta dell’urgenza che l’ha spinta a mettere la sua musica al servizio del contrasto al cambiamento climatico, causa che condivide con la sua nutrita community online che la sostiene nelle sue battaglie sui temi ambientali e sociali. Un impegno che le è valso un meritato premio di 5.000 euro in attività di strategia e comunicazione offerto da Green Media Lab.

The SOStainables_Lotta

Secondo posto per Mangrovia, marketplace che offre prodotti sostenibili per l’utilizzo quotidiano di differenti categorie di prodotti: dalla cucina alla cura della persona ma anche molto altro. Il progetto, che è vicino a diverse associazioni che perseguono scopi ambientali e sociali, è forte di un profilo social in cui vengono condivise idee e consigli per uno stile di vita più responsabile partendo dalla quotidianità. Il team di Mangrovia si è aggiudicato un premio dal valore di 2.500 euro in consulenza di comunicazione, sempre firmato Green Media Lab.

The SOStainables_Mangrovia

Fondamentale nella riuscita dell’evento, l’expertise di Green Media Lab che da oltre un decennio è in prima fila nel favorire la diffusione di una cultura legata ai temi della sostenibilità e nell’affrontare, comunicare le sfide ambientali del nostro tempo con un approccio innovativo e sistemico, a partire da quando si tratta di ridurre e compensare l’impatto ambientale derivante dai propri eventi. Nel caso di The SOStainables, ad esempio, si è avvalsa di una partnership con Carbon Planet, startup italiana che affianca aziende virtuose nel loro processo di decarbonizzazione, rendendo addirittura negativo l’impatto ambientale delle emissioni prodotte durante la serata, compensadole con l’acquisto di crediti di alta qualità cui corrispondessero attività di decarbonizzazione. In altre parole, si è pulito più di quanto si sia inquinato.

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“Green Media Lab e Carbon Planet hanno unito le forze per lanciare un’iniziativa che non solo rispetti l’ambiente ma soprattutto che lo valorizzi, lasciando un’impronta positiva. Grazie all’acquisto di crediti di alta qualità in quantità maggiore rispetto all’impatto generato dall’evento, siamo riusciti a trasformare The SOStainables in un vero e proprio gesto d’amore per il nostro Pianeta” ha affermato Riccardo Fraccaro, presidente di Carbon Planet.

 

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L’evento è stato patrocinato dal Comune di Milano e la serata è stata animata dalle note della Gaudats Junk Band, progetto musicale che vede l’utilizzo di strumenti costruiti esclusivamente utilizzando materiali di recupero.

 

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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