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La stagione record degli uragani 2020 è stata determinata dal riscaldamento globale: le prove degli scienziati

La storica stagione degli uragani è legata all'aumento delle temperature delle acque dell'oceano, causata dall'attività umana. La prova in uno studio pubblicato su Nature Communications

L’attività degli uragani nel 2020 è nell’Atlantico è stata da record e gli scienziati hanno dimostrato che questa situazione estrema è avvenuta a causa dei cambiamenti climatici.

La stagione è stata segnata dal maggior numero di tempeste nominate mai registrate e dal maggior numero di tempeste raggiungere gli Stati Uniti. In tutto si sono formate ben 30 tempeste tropicali, tra cui 13 uragani di cui 6 intensi o “major“, ossia di categoria 3 o superiore. Mai nella storia si erano contati tante tempeste atlantiche nell’arco di una sola stagione: il record precedente risale al 2005, quando si contarono in tutto 28 tempeste.

Per la seconda volta nella storia, la lista dei nomi preparata in anticipo dalla NOAA non è bastata: per nominare tutte le tempeste atlantiche dell’anno è stato necessario ricorrere all’alfabeto greco, fino alla lettera Iota.I danni hanno toccato la cifra di oltre 40 miliardi di dollari. La stagione ha anche generato due uragani di categoria 4 che hanno colpito la stessa regione dell’America centrale a poche settimane l’una dall’altra.

Crediti Nature

Uragani 2020: il cambiamento climatico ha fornito carburante a una stagione record

Il nuovo studio condotto dagli scienziati della Stony Brook University, del Lawrence Berkeley National Laboratory e della Pennsylvania State University, è stato pubblicato su Nature Communications e ha analizzato questa stagione approfondendo in che modo il cambiamento climatico causato dall’uomo abbia alimentato questa insolita attività.

L’aumento delle temperature delle acque superficiali degli oceani nel 2020 a livello globale hanno superato di più di un grado quelle del periodo pre-industriale. Attraverso delle sofisticate simulazioni i ricercatori hanno calcolato che nel 2020 le temperature delle acque superficiali nell’oceano Atlantico sono aumentate tra gli 0,4 e gli 0,9 gradi. Attraverso la tecnica statistica hindcast (che determina le condizioni presenti nel passato e non quelle che si presenteranno in futuro) hanno calcolato quanti degli eventi meteo estremi registrati fossero riconducibili all’aumento delle temperature.

I risultati hanno dimostrato che, nel 2020, i cambiamenti climatici hanno causato un aumento delle precipitazioni orarie dovute alle tempeste tropicali fino al 10%, mentre le precipitazioni orarie dovute agli uragani hanno subito un aumento fino all’11% rispetto alle condizioni preindustriali. I totali delle precipitazioni più estreme in tre giorni sono stati del 5% più alti per le tempeste tropicali e dell’8% per gli uragani.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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