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Giornata internazionale del Mediterraneo: il Mare Nostrum al centro della crisi climatica

L’8 luglio si celebra la Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, un tesoro di storia, bellezza e biodiversità: pur avendo solo una superficie di circa l’1% di tutti gli oceani, ospita oltre 12 Mila specie marine e tra il 4 ed 12% della biodiversità marina mondiale.

La giornata dell’8 luglio è stata istituita nel 2014 grazie alla collaborazione di Earth Day Italia, ANCIS-LINK, ASC-CONI e con l’apporto fondamentale della Marina Militare Italiana.

Secondo quanto riferisce l’ISPRA “sono oltre 240 le specie aliene identificate nel nostro mare, di cui il 68 per cento ormai stabile lungo le nostre coste. Sui fondali italiani si deposita più del 70 per cento dei rifiuti marini, dei quali il 77 per cento è plastica. Sulle spiagge, con una media di 400 rifiuti ogni 100 metri, la situazione non è migliore. Nel Mediterraneo più del 63 per cento di tartarughe marine ha ingerito plastica. Ma le azioni per la sostenibilità stanno dando i loro frutti: gli stock ittici, pur rimanendo sovrasfruttati, in 6 anni passano dall’85 per cento al 75 per cento”.

Temperatura del Mediterraneo superficiale. Mappa Isac Cnr

Mediterraneo hotspot del cambiamento climatico

Il Mediterraneo è anche un hotspot del cambiamento climatico, ossia è una delle zone del Mondo che subirà maggiormente l’aumento delle temperature proprio perché più vulnerabile.

Il Report dell’IPCC focalizzato sull’area mediterranea pubblicato a fine febbraio 2022 (IPCC WGII AR6 Cross-Chapter Paper 4) ha messo in evidenza le particolarità e la vulnerabilità di questa parte del pianeta.
Nonostante non sia la regione con il più alto tasso di riscaldamento previsto sulla Terra, gli insediamenti umani e gli ecosistemi dell’area del Mediterraneo sono soggetti ad un’elevata vulnerabilità ai cambiamenti climatici.

L’Italia inoltre non rispetta appieno gli obblighi previsti dalla Convenzione di Barcellona, istituita nel 1976,  che consiste nell’attuazione di azioni precauzionali per prevenire, combattere ed eliminare l’inquinamento dell’area del Mar Mediterraneo e per proteggere e valorizzare l’ambiente marino dell’area. La Convenzione inoltre invita le Parti a lavorare in maniera congiunta e promuove attività per lo sviluppo sostenibile delle Comunità del Mediterraneo.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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