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Biodiversità, in corso i negoziati a Nairobi: si cerca un nuovo patto globale per la natura

La COP15 si terrà a Montreal, in Canada, il prossimo dicembre

Le Nazioni Unite hanno avviato i negoziati a Nairobi,in Kenya, per raggiungere un nuovo patto globale per la protezione della natura e della fauna selvatica. Nelle ambizioni e nelle speranze degli ambientalisti vuole essere per la difesa della natura quello che è stato l’Accordo di Parigi sul clima. Il precedente ciclo di colloqui a marzo non aveva visto progressi sulla difesa della biodiversità. Secondo gli scienziati circa un milione di specie sono a rischio estinzione e le Nazioni Unite chiedono ai paesi di designare il 30% delle loro aree terrestri e marine per la conservazione entro il 2030.

Gli organizzatori hanno annunciato che il vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità, la COP15, verrà spostata a Montreal, in Canada, dopo essere stato rinviato quattro volte in Cina a causa della pandemia da COVID-19.

Solo il 17% delle aree terrestri della Terra e il 7% degli oceani attualmente rientrano in una qualche forma di protezione e oltre 90 paesi, inclusi gli Stati Uniti, si sono impegnati a raggiungere l’obiettivo 30 per 30, secondo la High Ambition Coalition for Nature and People.

Il responsabile del Programma ambientale delle Nazioni Unite ha chiesto ai delegati di raggiungere una bozza di accordo finale durante i colloqui di Nairobi questa settimana che verrà poi votata alla COP15 di dicembre.

“Qui oggi e in questi giorni, è imperativo compiere progressi significativi per garantire il successo alla COP15 e successivamente”, ha affermato i la direttrice esecutiva dell’UNEP Inger Andersen durante la sessione plenaria di apertura di martedì nella capitale del Kenya.

WWF: “ora non ci sono più scuse”

Secondo una nota per il WWF è “sconcertante che i governi non siano ancora riusciti a raggiungere un accordo che garantisca un mondo nature-positive entro il 2030, ma ora non ci sono più scuse. L’annuncio che la COP 15 si terrà a Montreal tra il 5 e il 17 dicembre, infatti, impone ai negoziatori di fare seri progressi durante i negoziati CBD per la biodiversità di Nairobi, affinché garantiscano che a Montreal, il prossimo dicembre, venga consegnato un accordo sufficientemente ambizioso“.

“Era essenziale che la conferma di queste nuove date avvenisse prima del round di negoziati di Nairobi per permettere ai Paesi di organizzarsi e garantire che siano portati avanti i necessari progressi – afferma Guido Broekhoven, Head of Policy, Research and Development del WWF Internazionale- con l’adozione del nuovo accordo per la biodiversità posticipato dal 2020 a causa della pandemia, riteniamo che la decisione di tenere la COP a Montreal sia ragionevole, e dovrebbe evitare ulteriori ritardi”.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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