Risparmiare acqua aiuta anche a ridurre l’uso di elettricità: lo rivela uno studio CMCC
Una nuova ricerca conferma l'importanza dei piccoli gesti individuali, ma gli esperti sottolineano: «per raggiungere gli obiettivi climatici sono indispensabili politiche più ambiziose»

Un Anche piccoli gesti possono innescare un effetto domino virtuoso. Non solo permette di risparmiare acqua, ma aiuta anche a contenere i consumi di altre risorse, come l’elettricità. Lo dimostra uno studio guidato dal CMCC e pubblicato sul Journal of Environmental Economics and Management, che ha analizzato l’impatto di interventi comportamentali mirati.
La ricerca si è basata su un esperimento controllato randomizzato durato due anni e condotto in collaborazione con una multiutility italiana. Alle famiglie coinvolte sono stati inviati report personalizzati che confrontavano i loro consumi idrici con quelli dei vicini, accompagnati da suggerimenti pratici per risparmiare acqua.
I risultati: meno consumi e più fedeltà
Le famiglie che hanno ricevuto il report hanno ridotto i consumi d’acqua dell’1,4% e quelli di elettricità dello 0,5%. L’effetto è stato ancora più evidente per chi ha ricevuto solo il report sull’acqua: in quel caso, la riduzione è arrivata al 2,4% per l’acqua e all’1,7% per l’elettricità.
Un dato in linea con un limite importante segnalato dallo studio: se i messaggi erano troppi (per acqua, elettricità e gas insieme), l’efficacia di ciascun intervento calava. Un sovraccarico di informazioni, infatti, può ridurre la capacità delle persone di agire in modo concreto.
L’intervento ha avuto anche un impatto positivo sul rapporto con l’azienda: le disdette dei contratti gas sono diminuite del 2,8% e quelle di elettricità del 3%.
Un tassello, non la soluzione
Per Jacopo Bonan, ricercatore del CMCC che ha guidato lo studio, i risultati confermano il potenziale delle scienze comportamentali nel favorire azioni sostenibili a basso costo.
Ma l’esperto avverte: «sebbene gli interventi comportamentali siano attraenti per il loro rapporto costi-benefici, da soli non possono guidare i profondi cambiamenti sistemici necessari per raggiungere gli obiettivi climatici. Sono indispensabili politiche più ambiziose che rimodellino gli incentivi».