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C’è un’isola di plastica anche a casa nostra, nel Mediterraneo

Si trova tra la Corsica e l'Isola d'Elba, nel Santuario dei Cetacei

L’allarme arriva dall’Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer: nel Mediterraneo c’è un’isola di plastica, lunga decine di chilometri e composta da tonnellate di rifiuti. A seconda delle correnti, l’isola di plastica che si trova nel mare nostrum tende a disfarsi e riformarsi ciclicamente. Il capo dell’Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer a Bastia, François Galgani, ha infatti spiegato che si tratta di un fenomeno «permanente nell’Oceano, dove si parla appunto di continente di plastica», mentre nel Mediterraneo «le correnti sono più forti, e le zone di convergenza della plastica sono di dimensioni più piccole e generalmente durano solo pochi giorni o pochi mesi». In passato sono state trovate altre isole di plastica al largo della Corsica e della Sardegna e in Grecia, vicino all’isola di Rodi. «L’80 per cento delle tartarughe del Mediterraneo sono state trovate con rifiuti nello stomaco”, ha sottolineato Galgani.

Anche da Greenpeace, intenta a monitorare l’emergenza plastica nel Mediterraneo, arriva la conferma dell’esistenza dell’isola di plastica nel Tirreno. I responsabili di Greenpeace hanno analizzato lo stato dell’inquinamento marino nella zona tra l’Isola d’Elba, Capraia e la Corsica scoprendo quella che hanno definito come «una vera e propria zuppa di plastica». Anche il nostro mare «è infestato dalla nostra spazzatura, più di quanto avremmo mai immaginato», è l’allarme di Greenpeace: «bottiglie, contenitori in polistirolo utilizzati nel settore della pesca, flaconi, buste e bicchieri di plastica, imballaggi. C’era questo e molto altro nell’inquietante isola di plastica tirrenica».
Il video pubblicato da Greenpeace:

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

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