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Tagli ai fondi per la prevenzione dei disastri, 20 stati USA fanno causa all’amministrazione Trump

Mercoledì 16 luglio, venti stati americani a guida prevalentemente democratica hanno intentato una causa contro l’amministrazione Trump per bloccare la cancellazione del programma federale BRIC (Building Resilient Infrastructure and Communities), pensato per finanziare progetti di prevenzione dei disastri naturali. La causa, presentata presso il tribunale federale di Boston, accusa l’Agenzia federale per la gestione delle emergenze (FEMA) di aver agito senza l’autorità necessaria, violando la legge e la Costituzione.

Il programma BRIC, lanciato nel 2018, copriva fino al 75% dei costi di opere infrastrutturali volte a rendere le comunità più resilienti – fino al 90% nelle aree rurali. I fondi sono stati usati per costruire rifugi di evacuazione, barriere contro le inondazioni, rinforzare strade e ponti, e migliorare la risposta a eventi climatici estremi. In soli quattro anni, la FEMA aveva già approvato circa 4,5 miliardi di dollari per quasi 2.000 progetti.

Ad aprile, l’agenzia FEMA ha annunciato la fine del programma definendolo “inefficiente, politicizzato e uno spreco di risorse“. Ma per i venti stati ricorrenti – guidati da Massachusetts e Washington – questa decisione è incostituzionale. «Chiudendo unilateralmente il programma di punta per la mitigazione pre-disastro, gli imputati hanno agito illegalmente e violato principi fondamentali della separazione dei poteri», si legge nell’atto di citazione.

Un altro nodo critico è la legittimità delle nomine ai vertici dell’agenzia. I procuratori sostengono che né il direttore ad interim al momento della cancellazione, né il suo successore siano stati nominati regolarmente e che quindi mancassero del potere legale per sospendere il programma.

Tra le voci più critiche c’è quella di Andrea Campbell, procuratrice generale del Massachusetts: «Le recenti inondazioni in Texas, che hanno causato oltre 130 vittime, dimostrano quanto siano fondamentali questi fondi federali per preparare gli stati ai disastri naturali. Con la chiusura del BRIC, questa amministrazione sta abbandonando le comunità locali che contano sul sostegno federale per salvare vite umane».

Il caso arriva in un contesto già teso. Solo due mesi fa, molti degli stessi stati avevano già fatto causa all’amministrazione Trump per una nuova misura che lega i fondi per la preparazione ai disastri alla collaborazione degli stati con l’agenzia federale per l’immigrazione.

Intanto, a maggio un gruppo bipartisan di parlamentari aveva chiesto a FEMA di ripristinare il programma, definendolo vitale soprattutto per le comunità rurali e indigene. Nella causa appena aperta, i procuratori chiedono anche un’ingiunzione preliminare per obbligare il governo a riattivare immediatamente i fondi BRIC in attesa della sentenza.

La battaglia legale è appena iniziata, ma il segnale politico è chiaro: in uno dei paesi più esposti agli effetti del cambiamento climatico, i fondi per la prevenzione non sono affatto garantiti. Nemmeno dopo essere stati approvati dal Congresso.

 

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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