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Artico, nuova fase di caldo anomalo: 20°C più della norma

Aria calda sta risalendo alle alte latitudini dall'Asia meridionale

In questi giorni stiamo assistendo, di nuovo, a una straordinaria “ondata di calore” nella regione artica. Le anomalie di temperatura tra Nord Atlantico, Groenlandia e Scandinavia, ci sono dovute alla presenza di una massa d’aria molto calda, in risalita da latitudini sub-tropicali.
La zona in assoluto più calda è quella dell’Artico siberiano, compresa tutta la Russia centrale fino alla Siberia più settentrionale, dove l’anomalia termica raggiunge addirittura i 20 gradi.

Anomalia termica a 1500 metri. Crediti WxCharts

La causa principale- secondo il meteorologo Rino Cutuli- è la risalita di aria calda dall’Asia meridionale, e dalle zone ad est del Mar Caspio per via di una profonda area depressionaria centrata da qualche giorno nell’estremo nordovest della Russia e che, appunto, genera nella sua parte anteriore un’intensa corrente meridionale.
A 60 gradi di latitudine nel cuore della Russia si raggiungono i 20 gradi, mentre sono 0 i gradi sulla costa affacciata all’Artico.

Un riscaldamento così importante nella Groenlandia e in altre zone della regione artica probabilmente accelererà la fusione dei ghiacci in anticipo rispetto alla norma.

La notizia arriva dopo la diffusione pochi giorni fa di una ricerca pubblicata sul Geophysical Research Letters, che metteva in luce un drammatico scenario: l’Artico potrebbe restare senza ghiaccio marino d’estate molto prima del previsto. La banchisa di ghiaccio artico, infatti, potrebbe sparire completamente durante i mesi più caldi prima del 2050, anche a fronte di un taglio delle emissioni.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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