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La Cop25 di Madrid si chiude con un pesante fallimento

La venticinquesima conferenza sul clima si chiude senza accordo. Ora l'appuntamento è a Glasgow nel 2020 per la Cop26

Nulla da fare: la Cop25 di Madrid si chiude con un pesante fallimento. Nonostante i temi supplementari, che hanno reso questa conferenza la più lunga fra tutte le edizioni, non è stato trovato nessun accordo. La 25/ma conferenza delle parti sul clima ha riunito quasi 200 Paesi del Mondo a Madrid per discutere sulle misure da intraprendere per limitare il riscaldamento globale e i danni del cambiamento climatico. I nodi principali sono stati l’articolo 6 dell’Accordo di Parigi che riguarda le emissioni di gas a effetto serra e i mercati dei crediti di carbonio.

Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si è setto «deluso» dai risultati della conferenza sul clima Cop25, affermando su twitter che «la comunità internazionale ha perso una opportunità importante per mostrare maggiore ambizione» nell’affrontare la crisi dei cambiamenti climatici. «Non dobbiamo arrenderci, e io non mi arrenderò», ha aggiunto.

«Abbiamo concluso con sentimenti contrastanti. Con la speranza che insieme possiamo ottenere grandi risultati […], ma ancora senza un accordo per poter aumentare l’ambizione ai livelli di cui abbiamo bisogno», ha affermato la Presidente della Cop25, Carolina Schmidt.

Delusa anche l’attivista Greta Thunberg che ha commentato così l’esito della Cop25: «Sembra che la Cop 25 stia fallendo proprio ora. La scienza è chiara, ma viene ignorata. Qualunque cosa accada, non ci arrenderemo mai. Abbiamo appena iniziato».

Ora l’appuntamento è a Glasgow nel novembre 2020 per la Cop26, dove un nuovo round di negoziati dovrebbe permettere di fare dei passi in avanti per raggiungere la neutralità carbonica (emissioni zero) entro il 2050 e limitare il riscaldamento globale a non più di 1,5 gradi.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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