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Guerra Ucraina: il fattore meteo può essere decisivo

La rasputitsa, il fango creato dal disgelo, può impantanare mezzi militari e carriarmati

Le condizioni meteo da sempre sono un fattore chiave nella guerra e lo sono anche in queste ore drammatiche dopo l’invasione dell’Ucraina d parte della Russia. In questo periodo dell’anno il terreno è ancora ghiacciato e non si tratta di un dettaglio di poco conto.

Tra poche settimane inizierà il disgelo primaverile con la formazione del fango, denominato in queste zone “rasputitsa” e solitamente il suo impatto si fa sentire maggiormente a marzo, quando la neve inizia a sciogliersi.
Finora questo inverno è stato insolitamente mite in gran parte dell’Ucraina, così come in molti settori europei.

Il fango primaverile nella regione ha svolto a lungo un ruolo anche nella guerra, avendo impedito addirittura le invasioni straniere in passato.

Secondo quanto ha affermato il generale Keane, presidente dell’Institute for the Study of War, le condizioni meteorologiche sono un fattore chiave in questo conflitto: le strade sterrate si potrebbero trasformare in trappole di fango quando la neve e il ghiaccio inizieranno a sciogliersi nel mese di marzo. Il fango dovuto al disgelo può impantanare anche i carri armati e rendere difficile lo spostamento di attrezzature militari, anche nel XXI secolo.

Le previsioni meteo per le prossime ore in Ucraina

Oggi- afferma il meteorologo Meteo Expert Rino Cutuli – avremo nuvolosità variabile, a tratti alcune ampie schiarite. Non si prevedono precipitazioni. Temperature massime generalmente non superiori ai 10 gradi (nel settore centro-occidentale della nazione si farà fatica a raggiungere i 5-6 gradi).
Tra venerdì e sabato il tempo non subirà modifiche rilevanti, con ancora un’alternanza tra schiarite e annuvolamenti, a tratti densi ed estesi, ma il rischio di precipitazioni resterà basso. A partire da sabato- sottolinea il meteorologo- è previsto l’afflusso di aria fredda di origine artica: le temperature caleranno a partire da sabato, in modo più marcato domenica nella parte centro-occidentale del Paese dove, probabilmente, non si andrà sopra lo zero. Domenica il cielo sarà diffusamente molto nuvoloso o coperto, ma ancora senza fenomeni di rilievo.

Condizioni meteo e guerra: da sempre un fattore importante

Molti dei più grandi eventi militari della storia che sono stati fortemente influenzati dal tempo si sono verificati in Europa. Nel novembre del 1812, ad esempio, le forze di Napoleone persero migliaia di soldati quando la sua Grande Armée era in ritirata dalla Russia. La combinazione tra un brusco calo della temperatura e l’inizio del clima invernale, insieme all’impreparazione delle sue truppe, finì per uccidere migliaia di persone.

Nella seconda guerra mondiale le incursioni di Hitler nell’Unione Sovietica fallirono in parte a causa del freddo estremo dell’inverno russo. Anche il  D-Day in Normandia avvenuto nel giugno del 1944 è stato studiato sulla base delle condizioni dal tempo.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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