Territorio

Impollinatori e pesticidi, allarme WWF: «Alimentazione e salute mondiale a rischio»

Gli insetti impollinatori svolgono un servizio fondamentale in natura: l'utilizzo di pesticidi e l'abbandono delle pratiche agricole tradizionali mettono a rischio il loro habitat e dunque anche la produzione agricola mondiale

Gli impollinatori, com’è noto, sono fondamentali in natura. Dall’impollinazione, infatti, dipende la nostra alimentazione e anche la nostra economia. Nel mondo – sottolinea il WWF Italia -, delle circa 1.400 piante che producono cibo e prodotti dell’industria, quasi l’80% richiede l’impollinazione, non solo da parte di api mellifere o solitarie, ma anche da vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e non solo. A causa principalmente delle attività umane e dell’utilizzo di pesticidi, gli insetti impollinatori sono sempre più a rischio.

Api e altri impollinatori, in Europa situazione tragica: l’allarme del WWF

Tutelare l’impollinazione per salvaguardare la sicurezza alimentare mondiale e la produzione agricola

L’impollinazione è responsabile del 35% della produzione agricola mondiale, per un valore economico annuale di oltre 153 miliardi di euro a livello globale e 22 miliardi di euro in Europa. In Italia, il lavoro degli insetti impollinatori contribuisce direttamente a circa il 12% del valore della produzione agricola di mele, pere e pesche. Senza gli insetti impollinatori, dunque, la nostra dieta sarebbe priva di tanti alimenti fondamentali per la nostra salute, come frutta e verdura.

Senza il lavoro degli impollinatori sparirebbero alimenti come mele, albicocche, pesche, ciliegie, pere, fragole, pompelmo, kiwi, mirtilli, frutti di bosco, zucchine e tutte le varietà di zucca. Il pomodoro è un altro alimento a rischio così come la produzione di carne e di prodotti lattiero-caseari nonché caffè e cioccolata.

L’utilizzo dei pesticidi sta sterminando gli impollinatori, ma è un rischio estremo anche per la nostra salute

I due principali fattori responsabili della perdita di habitat di api e altri insetti impollinatori sono l’intensificazione delle produzioni, con utilizzo massiccio di pesticidi, e l’abbandono delle pratiche agricole tradizionali nelle aree rurali marginali. Ne scaturisce che a livello globale oltre il 40% degli impollinatori invertebrati rischia di estinguersi.

Le api sono sempre più in pericolo: l’impatto tossico dei pesticidi è raddoppiato

I pesticidi rappresentano una seria minaccia anche per la nostra salute. Il WWF mette in evidenza come diverse pubblicazioni scientifiche provino che l’esposizione continua nel tempo a piccole dosi di pesticidi, aumenti notevolmente il rischio di contrarre patologie cronico-degenerative come cancro, diabete, patologie respiratorie, malattie neurodegenerative e malattie cardiovascolari. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – scrive il WWF Italia -, complessivamente nel mondo si registrano oltre 26 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi all’anno e 258.000 decessi.

«Un possibile rimedio all’uso indiscriminato dei pesticidi più pericolosi per gli impollinatori – afferma Franco Ferroni, responsabile agricoltura del WWF Italia -, potrebbe essere l’introduzione di una tassa sui pesticidi, che incoraggerebbe gli agricoltori ad adottare metodi biologici o cambiare i prodotti fitosanitari in uso preferendo quelli naturali e meno dannosi per l’ambiente e gli impollinatori. Come ha già fatto la Danimarca dalla seconda metà degli anni ’90», conclude.

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