Inquinamento

Inquinamento da mercurio anche nel punto più profondo degli abissi

Il mercurio è un inquinante molto pericoloso per l'ambiente e per l'uomo

Nel punto più profondo degli abissi, la Fossa delle Marianne, oltre ad aver trovato pezzi di plastica i ricercatori hanno recentemente rilevato inquinamento da mercurio, attribuibile principalmente all’attività antropica. La scoperta è stata fatta da due gruppi di ricercatori provenienti da Cina e Stati Uniti.

Inquinamento da mercurio nella Fossa delle Marianne

Nemmeno il luogo più profondo della Terra è stato risparmiato dall’inquinamento da mercurio. Lo hanno scoperto due recenti ricerche condotte in due siti differenti. Il mercurio è stato rilevato in pesci e crostacei che vivono a ben 11 mila metri al di sotto della superficie degli oceani.

«E’ stata una sorpresa» – spiega Ruoyu Sun, ricercatore dell’Università di Tianjin in Cina. «Le ricerche fatte finora hanno rilevato tracce di metil-mercurio (composto particolarmente tossico) solo nelle prime centinaia di metri sotto la superficie dell’oceano. E ciò avrebbe permesso di limitare il bioaccumulo (processo attraverso il quale le sostanze tossiche inquinanti e persistenti si accumulano all’interno di un organismo in concentrazioni superiori a quelle riscontrate nell’ambiente circostante). Ma con il risultato della nostra ricerca, ormai sappiamo che non è così».

Il metil-mercurio si accumula nei tessuti adiposi degli esseri viventi e va incontro al processo di biomagnificazione, ossia risale la catena alimentare aumentando nel frattempo la sua concentrazione fino a raggiungere quantità elevate nei pesci più grandi, all’apice della piramide alimentare, come tonni e pesci spada.

Foto di Kevin Phillips da Pixabay

«Siamo in grado di dimostrare che il mercurio rilevato nella Fossa delle Marianne ha avuto origine dal metil-mercurio presente nell’oceano più superficiale – aggiunge Suns-. Ne siamo convinti per via della impronta isotopica caratteristica che dimostra di come esso derivi dall’oceano sovrastante».

Il mercurio è stato rilevato anche da un’altra ricerca, condotta dal dottor Joel Blum dell’Università del Michigan, ed effettuata in un secondo punto della Fossa delle Marianne, vicino alle Filippine, e nella fossa delle Kermadec, vicino alla Nuova Zelanda. I ricercatori hanno scoperto che il mercurio rilevato in entrambi i siti è entrato nelle acque dell’oceano con la pioggia. «Il mercurio presente in atmosfera – spiega Blum – si deposita sulla superficie dell’oceano e penetra in profondità perché le carcasse dei pesci e dei mammiferi marini precipitano a fondo. Questa ricerca dimostra che il mercurio proveniente dalle attività antropiche ha raggiunto ed è entrato nella catena alimentare persino nell’ecosistema del luogo più remoto della Terra».

Ma cos’è il mercurio e perché è pericoloso?

Il mercurio è un inquinante molto pericoloso per la salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente. Il mercurio può essere liberato nell’ambiente da fattori naturali (eruzioni vulcaniche, incendi boschivi e attività geotermiche) o dall’attività dell’uomo. Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Ambiente oggi si stima che le attività antropiche siano diventate la principale causa di emissioni (in aria) e rilasci (in acqua e nel suolo) di mercurio.

Secondo l’ultimo rapporto “Global Mercury Assessment” pubblicato dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) la maggior parte delle emissioni di mercurioin atmosfera  (il 24%) proviene dalla combustione fossile, principalmente del carbone. Ad oggi le attività antropiche hanno aumentato le concentrazioni totali di mercurio in atmosfera del 450%.

E’ difficile ridurre la quantità di mercurio già immessa nell’ambiente. Questo inquinante, infatti, si “muove” tra aria, acqua e sedimenti e non è soggetto a degradazione. Ciò significa che viene trasportato facilmente nell’ambiente, tanto da raggiungere posti anche molto lontani rispetto al luogo di emissione.

Inoltre il mercurio risale la catena alimentare: viene ingerito in piccole quantità da alcune specie che poi vengono mangiate da specie più grandi, fino a raggiungere concentrazioni via via sempre più elevate. Le conseguenze per la salute sono gravi, anche con livelli di esposizione molto bassi. Il mercurio, infatti, più portare anche danni irreparabili al sistema nervoso centrale e feti, neonati e bambini sono tra i più vulnerabili.

 

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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