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Alluvione in Emilia Romagna, il WWF lancia l’appello: ‘Ridare spazio ai fiumi’

L'associazione ambientalista sottolinea quanto sia importante la buona gestione del territorio

L’alluvione in Emilia Romagna, la quarta nell’arco di un anno e mezzo, lancia nuovamente l’allarme sulla gestione del territorio e sugli interventi necessari per prevenire quanto più possibile questi eventi estremi. WWF Italia lancia un appello alle istituzioni: “Bisogna ridare spazio ai fiumi”.

Alluvione in Emilia Romagna ed eventi estremi: il WWF lancia un appello accorato

L’alluvione che ha travolto l’Emilia Romagna, mandando sott’acqua anche la città di Bologna, dove un uomo ha perso la vita, è la quarta per la regione dal 2023. Le precipitazioni lo scorso weekend hanno travolto gran parte del Paese con disagi importanti anche in Calabria e Sicilia. Sono esondati fiumi, torrenti e canali ma potrebbe non essere finita qui: oggi (mercoledì 23 ottobre) scatta nuovamente l’allerta meteo al Centro-Nord, fino a rossa in Veneto e arancione in Lombardia, Emilia Romagna e Sardegna.

Eventi meteo estremi: quanti in Italia da inizio 2024? 

Questi eventi meteo estremi sono purtroppo sempre più all’ordine del giorno e le cause principali vanno ricercate nel cambiamento climatico indotto dall’uomo e nella cattiva gestione del territorio. Da qui nasce l’appello del WWF che sottolinea appunto quanto sia indispensabile ridare spazio ai fiumi recuperando aree di esondazione naturale o, laddove questo non basti o non sia possibile, realizzare adeguate casse di espansione. Il tutto all’interno di piani di bacino idrografico che consentano una gestione corretta del territorio, adattandola al contempo ai cambiamenti climatici in corso.

Fenomeni meteo estremi in Italia: andare oltre la logica emergenziale

WWF Italia suggerisce l’importanza di andare oltre la logica emergenziale in base alla quale si nomina un Commissario al dissesto idrogeologico, uno alla siccità e un altro alla depurazione delle acque. Una simile frammentazione dei poteri – afferma l’associazione ambientalista -, non potrà mai dare risultati. Proprio per questo bisogna riportare pianificazione e soprattutto programmazione in capo alle Autorità di bacino, come previsto dalle Direttive Europee.

Il WWF fa inoltre riferimento al Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC), che da quando è stato approvato, circa un anno fa, risulta completamente abbandonato. Secondo l’associazione sarebbe utile rendere operativo il PNACC, promuovendo piani strategici locali nelle aree più vulnerabili come la Romagna e favorendo interventi di ripristino ambientale e misure basate sulla natura (Nature Based Solutions).

La buona manutenzione in caso di precipitazioni estreme

Come detto, le precipitazioni estreme verificatesi negli ultimi giorni hanno inondato ogni cosa. C’è gente che si ritrova la casa allagata per la seconda o terza volta in tre anni. Il reticolo idrografico cede poiché non ha la forza di far fronte a tutta l’acqua che si riversa con violenza a valle. Gli argini non tengono e dunque la pioggia non trova alcun ostacolo e inonda tutto. E allora c’è chi invoca la manutenzione dei fiumi, ma la manutenzione dev’essere buona, sottolinea il WWF, perché quella cattiva è stata già effettuata ed è costata milioni di euro.

Le conseguenze alle piogge estreme sono piuttosto inevitabili poiché è stato ridotto l’alveo dei fiumi, è stato costruito ovunque (l’Emilia Romagna per esempio ha il più elevato tasso di consumo di suolo nelle aree a rischio idrogeologico) ed è stata effettuata una manutenzione che in molti casi ha peggiorato la situazione.

L’attacco alle istituzioni: basta alle promesse di circostanza

Il WWF chiude il suo appello con un attacco alle istituzioni che un po’ a tutti i livelli, ad eccezione di promesse di circostanza ed inviti/ordini a stipulare assicurazioni, si sono dimostrate inadeguate nell’adattamento del nostro territorio ai cambiamenti climatici. Il tempo a nostra disposizione è sempre meno – afferma il WWF -, e senza interventi decisi e concreti siamo destinati, purtroppo, a rivivere queste tragedie periodicamente, come un incubo, soprattutto per chi viene colpito direttamente dalle conseguenze di questi eventi.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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