Botti di Capodanno: boom di inquinamento e polveri sottili
Con il Capodanno si assiste anche a un aumento significativo dell’inquinamento atmosferico dovuto allo scoppio dei fuochi d’artificio. I botti e i giochi pirotecnici in generale liberano nell’atmosfera una ingente quantità di polveri sottili, oltre che spaventare e disorientare gli animali domestici e la fauna selvatica.
Quando vengono esplosi simultaneamente, le concentrazioni di particolato nell’aria raggiungono picchi eccezionali. I fuochi d’artificio e i botti di Capodanno , infatti, liberano PM10, PM2.5 ma anche ozono, anidride solforosa e biossido di azoto.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature ha analizzato le concentrazioni di particolato fine in atmosfera prima e dopo i festeggiamenti di Capodanno tra il 1995 e il 2012 nei Paesi Bassi. Tra il 27 e il 30 dicembre il livello medio nazionale era di 29 μg/m3 , valore che decuplicava nelle prime ore del nuovo anno raggiungendo una media di 277 μg/m3. Nelle zone maggiormente abitate il valore medio è salito addirittura a 598 μg/m3, con picchi di 1132 μg/m3: si tratta di valori simili a quelli che vengono raggiunti mediamente nel quartiere più inquinato di Nuova Delhi.
I dati di oggi 1 gennaio relativi al PM10 ci mostrano chiaramente un aumento delle polveri sottili a causa dei botti di Capodanno: in Lombardia le stazioni di rilevamento Arpa segnalano ovunque valori di PM10 in aumento rispetto al 30 dicembre con concentrazioni di polveri sottili in alcuni casi quasi doppie rispetto alla soglia limite per la salute umana. Non ci resta che sperare nella pioggia per poter vedere un miglioramento della qualità dell’aria.